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DRUMANN, Wilhelm

di Vincenzo Costanzi - Enciclopedia Italiana (1932)
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DRUMANN, Wilhelm

Vincenzo Costanzi

Storico tedesco, nato l'11 giugno 1786 in Dannstedt presso Halberstadt nel Magdeburgo, morto il 29 luglio 1861. Fu professore nell'università di Königsberg. L'opera sua principale è la Geschichte Roms in seinem Übergang von der republikanischen zur monarchischen Verfassung oder Pompeius, Caesar, Cicero und ihre Zeitgenossen, nach Geschlechtern und mit genealogischen Tabellen (Königsberg 1834-44). La lunghezza del titolo quadra alla stranezza della concezione. Dato il criterio con cui è stata condotta l'opera, non era possibile evitare ripetizioni che i richiami possono abbreviare, ma non eliminare. Tuttavia vi è raccolto molto materiale, e l'utilità ne è dimostrata dal fatto che P. Gröbe ha ritenuto opportuno di ristamparla con le amplificazioni necessarie (in nota) per metterla in grado di corrispondere alle esigenze della cultura storica contemporanea (Berlino 1899-1929). Famoso, nell'opera del D., l'aspro giudizio su Cicerone, che, ripreso poi e sviluppato dal Mommsen, solo di recente è stato dalla critica storica temperato e modificato in valutazioni più eque. Altri scritti del D. pertinenti alla storia dell'antichità sono: Ideen zur Geschichte des Ver falls der griechischen Staaten (Berlino 1815), Die Arbeiter u. Communisten in Griechenland und Rom (Königsberg 1860. Quanto alla storia medievale il D. se ne occupò col suo studio su Bonifacio VIII (2 volumi, 1852).

Bibl.: C. Bursian, Gesch. der klass. Phil., II, Monaco 1883, pp. 1178-79.

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