HERTZ, Wilhelm
Scrittore tedesco, nato a Stoccarda il 24 settembre 1835, morto a Monaco il 7 gennaio 1902. Come filologo si riallaccia a L. Uhland, continuandone l'indirizzo romantico negli studî di germanistica (v. Gesammelte Abhandlungen, ed. F. von der Leyen, Stoccarda 1905), con una particolare predilezione per le ricerche intorno alla storia di motivi leggendarî (v. Deutsche Sagen in Elsass, 1872; Die Sage vom Parzifal und dem Graal, 1882; ecc.). Come poeta appartenne alla scuola di Monaco, dove, professore di letteratura tedesca al politecnico, fu amico di E. Geibel, di P. Heyse e di A. F. Schack, ecc., e membro del loro cenacolo.
Compose romanze, ballate, poemi (v. Gesammelte Dichtungen, Stoccarda 1900) per lo più attingendo alla poesia del Medioevo (v. fra i poemi Der Wehrwolf, 1862; Bruder Rausch, 1882; ecc.), e a molta della maggior poesia del Medioevo diede una veste moderna corretta, elegante: per la chiarezza limpida della vena, per la spontaneità e lindura dell'eloquio, le sue traduzioni del Tristano di Gottfried (1878), della Hugdietrichs Brautfahrt (1863), dello Spielmannsbuch (1886), del Parsifal (1898) sono testimonianze ancor oggi vive della sua sensibilità e del suo gusto.
Bibl.: Saggi varî di A. E. Schönbach, H. Mayne, H. Raff, in Das Literaturische Echo, 1899, 1900, 1913; R. Weltrich, W. H., Monaco 1902; A. Stern, W. H., in Studien zur Literaturgeschichte, n. s., 1904; E. Müller, W. H. als Epiker, Monaco 1924.