MANNHARDT, Wilhelm
Filologo e folklorista, nato a Friedrichstadt sull'Eider il 26 marzo 1831; morto a Danzica il 25 dicembre 1880. Libero docente a Berlino (1858), diresse dal 1853 al 1859 la Zeitschrift fùr deutsche Mythologie und Sittenkunde e dal 1863 al 1873 fu bibliotecario della Biblioteca civica di Danzica.
Da principio fu seguace della scuola filologica a base di mitologia naturalistica, sulle orme di J. Grimm; frutto di questo suo primo indirizzo furono: Germanische Mythen (Berlino 1858); Die Götter der deutschen und nordischen Völker (Berlino 1860); Roggenwolf und Roggenhund (Danzica 1865; 2ª ed., 1866); Die Korndämonen (Berlino 1868). In seguito, influenzato dalla sintesi a base animistica della scuola etnologica, abbandonò l'esegesi naturistica e attraverso lo studio del folklore (particolarmente agrario, "bassa mitologia" che giova a spiegare quella alta), giunse alla conclusione che le credenze e le preoccupazioni animistiche della mentalità primitiva, rimaste come sopravvivenza nel folklore, forniscono la spiegazione fondamentale dei riti e miti antichi. Frutto di questo nuovo orientamento furono: Wald- und Feldkulte, Berlino 1873-1877; 2ª ed., 1905, voll. 2; Mythologische Forschungen (Strasburgo 1884) che doveva costituire il terzo volume di Wald- und Feldkulte, e fu pubblicato postumo da H. Patzig.