MARX, Wilhelm
Uomo politico tedesco, nato il 15 gennaio 1863 a Colonia sul Reno. Studiò legge all'università di Bonn; nel 1884 entrò in qualità di giudice ad Elberfeld nell'amministrazione giudiziaria, e percorrendo tutta la carriera, divenne nel 1921, a Berlino, presidente di sezione al tribunale supremo di Prussia. Fin da giovane iscritto nelle file del centro cattolico, riuscì eletto per la prima volta nel 1899 come deputato alla camera prussiana di cui fece parte fino al 1918; e dal 1910 fu anche deputato al Reichstag. Appartenne pure all'assemblea nazionale del 1919-20, diventando in quest'ultimo anno presidente tanto del partito del centro, quanto della rappresentanza di esso al Reichstag, dove fin dal suo ingresso si occupò specialmente della difesa delle scuolc cattoliche. Nominato nel 1919 direttore generale dell'unione popolare cattolica, ne diventò due anni appresso primo presidente. Cancelliere del Reich dal 1 dicembre 1923, favorì la politica di riavvicinamento ai governi dell'Intesa, patrocinata dallo Stresemann, ministro degli Esteri; e prese parte alla conferenza di Londra per la esecuzione del piano Dawes, adoperandosi sempre al fine di rendere meno agitata la vita economica dello stato. Ma il suo era un governo di minoranza, basato sui partiti di centro (centro cattolico e populisti); e quando i tedesco-nazionali vollero che fosse loro dato di parteciparvi, il M. sciolse il Reichstag per avere la possibilità di costituirsi una più sicura maggioranza. Sennonché, non avendo le elezioni apportato mutamenti sensibili nella composizione del Reichstag, il M. fu costretto a dimettersi (gennaio 1925). Eletto, il 10 febbraio dello stesso anno, presidente del ministero pnussiano, dovette, dopo pochi giorni, rinunziare anchc a questo incarico; e ugualmente infruttuoso riuscì un nuovo tentativo suo nel marzo. Candidato alla presidenza della repubblica nelle elezioni dell'aprile 1925, ottenne 13.752.640 voti contro i 14.639.399 dati al maresciallo Hindenburg che riuscì eletto. Ministro delle finanze nel secondo ministero Luther, dal gennaio 1926, fu cancelliere del Reich un'altra volta dal maggio 1926; ma questo, ch'era ancora un ministero di minoranza, cadde nel dicembre dello stesso anno. Allora, dopo una lunga crisi, il M. costituì (gennaio 1927) il suo terzo ministero, in cui questa volta entrarono anche i partiti di destra (tedesco-nazionali, partito popolare bavarese e partito tedesco-popolare). Questo ministero durò fino al maggio 1928. Dimessosi da cancelliere del Reich, il M. abbandonò anche, nel dicembre dello stesso anno, la presidenza del partito del centro, che passò a mons. Kaas.
Bibl.: O. Schöny, Die Rettung vor der Katastrophe, die Politik des Kabinetts Marx, Berlino 1924.