SCHERER, Wilhelm
Germanista tedesco, nato il 26 aprile 1841 a Schönborn nella Bassa Austria, morto a Berlino il 6 agosto 1886. Nel 1858 s'iscrisse all'Università di Vienna, e nel 1860 in quella di Berlino, sede principale della giovane germanistica, dove M. Haupt e K. Müllenhoff lo addestrarono nella critica Lachmanniana. La preparazione dei Denkmäler deutscher Poesie und Prosa aus dem 8. bis 12. Jh. (Berlino 1864) gli valse nel 1862 la laurea a Vienna. Tornato a Berlino vi trascorse fino al 1864 (anno in cui conseguì a Vienna la libera docenza) un periodo decisivo. Con la biografia di J. Grimm (Berlino 1864) lo Sch. non solo elevò un insigne monumento al fondatore delle discipline germaniche, ma diede anche una mirabile storia della filologia germanica. Nel 1868, lo Sch. ottiene la cattedra di germanistica a Vienna e nello stesso anno pubblica la Geschichte der deutschen Sprache. Ammonito più volte per i suoi sentimenti germanofili, lo Sch., che con O. Lorenz aveva pubblicato (Berlino 1871) una Geschichte des Elsasses, accolse volentieri l'invito della nuova università di Strasburgo (1872). Qui divenne rapidamente uno dei più celebrati maestri universitarî tedeschi e nelle Quellen u. Forschungen z. Sprach- und Kulturgeschichte der germanischen Völker edite con Ten Brink pubblicò i lavori del proprio seminario, da cui doveva uscire tutta una schiera di germanisti. Egli stesso si dedicò soprattutto a lavori storici (Geschichte der deutsch. Dichtung im 11. u. 12. Jh.; Die Anfänge des Prosaromans). Chiamato nel 1877 a Berlino, passò quasi interamente al campo della letteratura moderna e creò nella Geschichte der deutschen Literatur (Berlino 1884) una storia della letteratura tedesca di gran lunga superiore a quelle precedenti, sia per la vastissima e sicura conoscenza della letteratura in tutto il suo corso, sia per il fine senso critico e la mirabile forma. Condotto a indagini estetiche, lo Sch. svolse nell'estate del 1885 un corso di lezioni di poetica (Poetik, a cura di R. M. Meyer, Berlino 1888). Nel 1885 fu chiamato a dirigere, con G. Loeper ed E. Schmidt, la grande edizione weimariana di Goethe, ma in mezzo a sì varia e molteplice attività - si era assunta anche la continuazione della Deutsche Altertumskunde del Müllenhoff - lo colse la morte.
Opere: Oltre a quelle citate: Vorträge u. Aufsätze zur Gesch. des geistigen Lebens in Deutschland u. Österreich, Berlino 1874; Aufsätze über Goethe, Berlino 1886; Kleine Schriften, voll. 2 a cura di E. Schmidt e K. Burdach, Berlino 1893.
Bibl.: V. Basch, W. Sch. et la philologie allemande, Parigi 1889; E. Schröder, W. Sch., in A. D. B., XXXI; K. Burdach, in Die Wissenschaft von deutscher Sprachte, Berlino 1934.