SCHOTT, Wilhelm
Linguista e orientalista tedesco, nato a Magonza il 3 settembre 1807, morto a Berlino il 21 gennaio 1889. Studiò a Giessen lingue orientali e a Halle teologia; nel 1838 ottenne la cattedra di lingue dell'Asia orientale all'università di Berlino.
Egli si dedicò principalmente alla linguistica uralo-altaica (di cui può considerarsi l'inziatore) e alla sinologia. Fra le pubblicazioni di linguistica uralo-altaica ricorderemo: Versuch über die tatarischen Sprachen, Berlino 1836, la prima opera scientifica sull'intero gruppo uralo-altaico; De lingua Tschuwaschorum, ivi 1844; Über das altaische oder finnisch-tatarische Sprachengeschlecht, ivi 1849; Das Zahlwort in der tschudischen Sprachklasse, wie auch im Türkischen, Tungusischen u. Mongolischen, ivi 1853; Altaische Studien oder Untersuchungen auf dem Gebiete der Altaisprachen, ivi 1860-62; Über die echten Kirgisen, ivi 1865; Zur Uigurenfrage, ivi 1874-75. Non trascurò neppure gli studî storici e letterarî relativi ai popoli uralo-altaici e scrisse: Älteste Nachrichten von Mongolen und Tataren, Berlino 1846; Über Nationalität und Abkunft der Finnen, ivi 1847; Über finnische und esthnische Heldensagen, ivi 1866; Über die Poesie der Türk-Tataren Russlands, ivi 1886. Come sinologo esordì appena diciannovenne con la tesi di laurea: De indole linguae sinicae dissertatio, Halle 1826, cui seguirono: Verzeichniss der chinesischen und Mandschu-Tungusischen Handschriften der kgl. Bibliothek zu Berlin, Berlino 1840 (continuazione e supplemento importantissimo del catalogo del Klaproth, pubblicato a Parigi nel 1822); Vocabularium sinicum, Berlino 1844; Chinesische Sprachlehre, ivi 1857 (seguito da: Zur chines. Sprachlehre, ivi 1868); Entwurf einer Beschreibung der chinesischen Litteratur, ivi 1854; Über die chinesische Verskunst, ivi 1857, ecc. Lo Sch., specialmente negli anni della maturità, si dedicò anche allo studio di altre lingue della famiglia indo-cinese e Mon-Khmer e scrisse: Zur Beurteilung der annamitischen Schrift und Sprache, Berlino 1855; Über die sogenannten indochinesischen Sprachen, insonderheit das Siamische, Berlino 1856; Die Cassia-Sprache im nordöstlichen Indien, nebst ergänzenden Bemerkungen über das Tai oder Siam., ivi 1859; Über die Sprache des Volkes Rong oder Leptscha in Sikkim, ivi 1881. Le opere dello Sch., di cui alcune possono anche oggi esser consultate con profitto, sono uscite quasi tutte negli Atti e nei Rendiconti dell'Accademia prussiana di Berlino.