• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Schuppe, Wilhelm

Dizionario di filosofia (2009)
  • Condividi

Schuppe, Wilhelm


Filosofo tedesco (Brieg, Bassa Slesia, 1836 - Breslavia 1913). Fu prof. di filosofia a Greifswald dal 1873 al 1910. Interessato all’epistemologia e alla teoria della conoscenza, sviluppò una sua concezione antimetafisica del conoscere, egualmente lontana dalle posizioni del realismo, dell’idealismo e del positivismo. Il punto di base della sua filosofia è il concetto di immanenza alla coscienza (da cui la denominazione di «filosofia dell’immanenza»), per cui non è possibile concepire l’esistenza di oggetti fuori della coscienza stessa; soggetto e oggetto sono termini correlativi, i quali solo astrattamente possono venire separati (è evidente qui la stretta affinità del pensiero di S. con l’empiriocriticismo, ➔). Le riflessioni sui contenuti della coscienza e la distinzione tra contenuti privati, propri del soggetto singolo, e contenuti comuni, suscettibili di essere condivisi, lo condussero poi a teorizzare una «coscienza generica» (Bewusstsein überhaupt), fondamento delle coscienze individuali. Elaborò inoltre una logica come teoria degli oggetti, legata all’ontologia, cercando d’individuare i diversi tipi di connessione (Zusammengehörigkeit) tra i dati. Importante anche la sua filosofia del diritto, che, in polemica con il positivismo, propone una scienza giuridica come scienza della legalità pura. Contribuì al dibattito sul nuovo codice civile tedesco pubblicando gli scritti Das Gewohnheitsrecht (1890) e Das Recht des Besitzes (1891). Tra le altre sue opere si segnalano: Erkenntnistheoretische Logik (1878); Grundzüge der Ethik und Rechtsphilosophie (1881); Der Begriff des subjektiven Rechts (1887); Grundriss der Erkenntnistheorie und Logik (1894); Das Problem der Verantwortlichkeit (1913); Allgemeine Rechtslehre mit Einschluss der allgemeinen Lehren vom Sein und vom Wissen (a cura di W. Fuchs, post., 1936); Diktate zur Rechtsphilosophie (a cura di W. Fuchs, post., 1937).

Vedi anche
Wundt, Wilhelm Fisiologo, psicologo e filosofo (Neckarhau, Mannheim, 1832 - Lipsia 1920). Importante figura di docente e di pensatore, Wundt, Wilhelm ebbe una notevolissima influenza sugli sviluppi della moderna psicologia scientifica. Essenziale il suo contributo alla fondazione di una psicologia come scienza autonoma, ... Breslavia (pol. Wrocław, ted. Breslau) Città della Polonia (633.950 ab. nel 2007); capoluogo del Voivodato della Bassa Slesia. È situata a 120 m s.l.m., bagnata dall’Oder, su una piccola isola che ospitò il primitivo nucleo dell’abitato ivi sviluppatosi data la più facile traversabilità del fiume. È attivo centro ...
Tag
  • TEORIA DELLA CONOSCENZA
  • FILOSOFIA DEL DIRITTO
  • EPISTEMOLOGIA
  • CODICE CIVILE
  • POSITIVISMO
Altri risultati per Schuppe, Wilhelm
  • Schuppe, Wilhelm
    Enciclopedia on line
    Filosofo (Brieg 1836 - Breslavia 1913). Fu prof. di filosofia a Greifswald dal 1873 al 1910. Interessato all'epistemologia e alla teoria della conoscenza, elaborò una teoria della conoscenza, egualmente lontana dalle posizioni del realismo, dell'idealismo e del positivismo. Nozione fondamentale di tale ...
  • SCHUPPE, Wilhelm
    Enciclopedia Italiana (1936)
    Enrico de' Negri Nato il 5 maggio 1836 a Brieg (Bassa Slesia), morto il 29 marzo 1913 a Breslavia; professore, dal 1873, all'università di Greifswald. È il caposcuola di quella corrente, detta filosofia dell'immanenza, le cui origini sono da ricercarsi nell'empiriocriticismo e, soprattutto, nel positivismo, ...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali