Psicanalista (Vienna 1868 - Londra 1940). Fu tra i primi seguaci di Freud, dopo essersi autonomamente occupato, sul finire del sec. 19º, dell'attività sessuale nell'infanzia. Promosse le riunioni del primo gruppo psicanalitico che doveva formare il nucleo della successiva Società viennese di psicanalisi, di cui fu vicepresidente (e coeditore del suo organo ufficiale Zentralblatt für Psychoanalyse und Psychoterapie). Nel 1912, per i crescenti contrasti con Freud, abbandonò l'ortodossia freudiana trasferendosi poi a Londra (1938). Si mosse in direzione di un trattamento più breve rispetto alla psicanalisi tradizionale, con aspetti d'intervento attivo da parte del terapeuta. Nella sua vasta produzione si segnalano i contributi alla problematica del simbolismo. Opere principali: Nervöse Angstzustände und ihre Behandlung (1908, con introd. di S. Freud); Der Wille zum Schlaf (1915); Onanie und Homosexualität (1917); Die Geschlechtskälte der Frau (1919); Der telepatische Traum (1920); Störungen des Triebund Affektlebens (9 voll., 1924-27); Fortschritte der Sexualwissenschaft und Psychoanalyse (3 voll., 1924-28); Zwang und Zweifel (2 voll., 1927-29); Der Seelenarzt (1933); Fortschritte und Technik der Traumdeutung (1935).