Weitling, Wilhelm
Ideologo tedesco del socialismo utopistico (Magdeburgo 1808-New York 1871). Di mestiere sarto, attivo nell’emigrazione degli artigiani tedeschi in Francia, pubblicò a Parigi il suo primo scritto, Die Menschheit wie sie ist und wie sie sein sollte (1838) e partecipò ai moti blanquisti del 1839. Si trasferì poi in Svizzera, occupando una posizione di prestigio nella Lega dei giusti. Con le Garantien der Harmonie und Freiheit (1842; ed. critica a cura di B. Kaufhold, 1955) e con l’Evangelium eines armen Sünders (1846; ed. critica a cura di W. Seidel-Höppner, 1967) diede forma poetica al suo comunismo egualitario, influenzato dai socialisti francesi, ma ispirato a una visione religiosa di evangelismo radicale. Al momento della trasformazione della Lega dei giusti in Lega dei comunisti, quando Marx ed Engels erano impegnati a far prevalere il materialismo storico sulle correnti giusnaturalistiche e utopistiche, W. entrò in conflitto con loro (1847) e, trovandosi presto isolato, si trasferì negli USA, dove fondò le prime organizzazioni operaie.