WORRINGER, Wilhelm
Storico dell'arte, studioso di estetica, nato ad Aquisgrana il 31 gennaio 1881, morto a Monaco il 23 marzo 1965; fu professore ordinario a Bonn (dal 1925), a Königsberg (dal 1928) e a Halle (dal 1946); si ritirò poi a Monaco.
Contemporaneo e amico degli espressionisti, è soprattutto noto per la sua opera teorica Abstraktion und Einfühlung (1908, nuova ed. Monaco 1959; trad. it. di E. De Angeli con introd. di J. Nigro Crove, col titolo Astrazione e empatia, Torino 1975), per la sua presenza nella cultura degli anni Venti in Germania e quindi per lo studio del gotico (Formprobleme der Gothik, Monaco 1911-1930).
Erede di A. Riegl, seguace di K. Fiedler, deriva da Th. Lipps il concetto di "sentimento di simpatia" (Einfühlung), ma non ne accetta le componenti psicologiche. Mirò a una scienza dell'arte come storia delle forme trascendentali dell'espressione sostenendo che una pratica artistica risolve sempre i problemi che essa si pone; di qui la polemica col classicismo, il suo nuovo intendimento dei primitivi e del gotico.
Altre opere: Altdeutsche Buchillustration (Monaco 1912, 19213), Die Anfänge der dt. Tafelmalerei (Lipsia 1924), Griechentum und Gothik (Monaco 1928), Problematik der Gegenwartskunst (ivi 1948) e Fragen und Gegenfragen (ivi 1956).
Bibl.: Autori vari, Neue Beitz. dt. Forschungen W. W. zum 60. Geburtst., Königsberg 1943; G. Morpurgo-Tagliabue, L'ésthetique contemporaine, Milano 1960.