WILKES-BARRÈ (A. T., 130-131)
Città dello stato di Pennsylvania (Stati Uniti), capoluogo della Luzerne County, sulla sponda sinistra del fiume Susquehanna; sorge in un distretto importantissimo per miniere (antracite) e industria. La città ha veduto la sua popolazione salire da 1225 ab. nel 1810 a 2723 nel 1850, a 51.721 nel 1900, a 73.833 nel 1920, a 86.626 nel 1930 (81% di Bianchi indigeni; 17% di Bianchi nati all'estero, soprattutto slavi e anglosassoni, 1263 Italiani; 1% di elementi di colore). La grande industria impiegava 7553 operai nel 1909, 9408 nel 1919, 8039 nel 1929, soprattutto nelle industrie siderurgiche e meccaniche (materiale ferroviario, materiale elettrico) e in quelle tessili (setifici). La città ha inoltre grande importanza dal punto di vista ferroviario e da quello commerciale.
Storia. - Coloni inviati dalla Susquehanna Company si stabilirono nella valle di Wyoming nel 1769 e fondarono un villaggio cui diedero i nomi dei parlamentari inglesi J. Wilkes e I. Barré (1726-1802), entrambi favorevoli alla causa dei coloniali. Il 3 luglio 1778 gli abitanti maschili della valle furono trucidati da Inglesi e Indiani, e Wilkes-Barré quasi interamente distrutta. Nel periodo 1769-1784 essa fu il centro di una controversia tra il Connecticut e la Pennsylvania, che si contesero il territorio, e nel 1784 fu nuovamente distrutta. Ripreso il suo sviluppo col tempo, poté venire legalmente riconosciuta come borough nel 1806 ed ebbe una nuova carta nel 1855. Dopo la guerra civile crebbe più rapidamente e fu promossa città nel 1871.
Bibl.: O. J. Harvey, W.-B., the diamond city, Wilkes-Barré 1900; id., History of Wilkes-Barré and the Wyoming Valley, ivi 1909, voll. 3; J. H. Sutherland, City of Wilkes-Barré and vicinity and their resources, ivi 1892; Industrial advance of Wilkes-Barré, Rochester, N. Y., 1893.