KONIJNENBURG, Willem Adriaan van
Pittore e litografo, nato a L'Aia l'11 febbraio 1868. Alunno dell'accademia dell'Aia negli anni 1884-86, passò dal naturalismo a un impressionismo tutto originale. Il famoso quadro I Cervi del 1898 (Coll. Kröller, L'Aia) fu l'opera definitiva con cui la sua trasformazione spirituale si concluse. Durante due soggiorni a Parigi, nel 1901 e nel 1906, studiò soprattutto i maestri del Rinascimento italiano e sviluppò la sua arte in un senso che si può dire eroico. Da questa tendenza nacque, fra altri quadri importanti, il grandioso San Giorgio nel 1906 (Coll. Kok, L'Aia). Ottimi ritratti (della propria madre, 1911; del poeta P.C. Boutens, 1914) si alternano a opere di carattere mistico, come Il Centauro (1908), Natura integra (1912), Dedizione (1917), Il Profeta Zaccaria (1922). La più grande parte di queste composizioni si trova nella raccolta Kok a L'Aia (in tutto un centinaio di opere), tranne l'ultima, che è conservata al Museo municipale di Amsterdam. Il K., pittore filosofizzante, ha pubblicato in lingua olandese due libri significativi: Il carattere dell'unità nella pittura (1908) e L'idea estetica (1916). È molto apprezzato anche come litografo.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXI, Lipsia 1927 (con la bibl. precedente); G. Knuttel, in Dedalo, VIII (1927-28), pp. 633-39; Willem A. von Konijnenburg, Schilderijen en teekeningen in de verzameling G. F. H. van Kooten Kok, L'Aia 1929 (con riproduzioni di tutte le opere della Coll. Kok).