Pittore olandese naturalizzato statunitense (Rotterdam 1904 - New York 1997). Lavorò giovanissimo in una ditta di pittura e decorazione, frequentando la scuola di arti e tecniche di Rotterdam; studiò poi alle accademie di Bruxelles e di Anversa. Emigrato negli USA (1926), solo dal 1935 poté dedicarsi esclusivamente alla pittura nell'ambito del WPA Federal art project. Strettamente legato ad A. Gorky, accanto a opere figurative elaborò immagini astratte, ma solo verso il 1940 cominciò a delinearsi la sua ricerca più originale che si impose come una delle più significative dell'espressionismo astratto: una rete di strisce nere avviluppa le figure, sradicandole dalla loro identificazione oggettiva, ma insieme forzandone i tratti pur sempre riconoscibili. Dal 1946 al 1948 la sua ricerca, sempre più astratta, lo portò ad abolire il colore, cui ritornò in seguito soltanto per rendere evidente l'incrociarsi e il sovrapporsi delle forme. Famosa è una serie di figure di donne, dipinta dal 1950 al 1952, dai volti nevrotici, i corpi resi quasi indistinguibili dal sovrapporsi delle pennellate. Anche nelle opere degli anni Sessanta si coglie un certo riaffiorare di elementi realistici, seppure deformati e suggestivi. La violenza e l'inquietudine sembrano tuttavia allentarsi nelle ultime opere, segnate da maggiore lirismo e radiosità cromatica.