GEEFS, Willem
Scultore nato ad Anversa il 10 settembre 1805, morto a Bruxelles il 19 gennaio 1883: fu il maggiore e il più celebre dei sette fratelli G., allievo dell'Accademia di Anversa. Nel 1827 una statua di Achille gli valse un premio che gli consentì di entrare nella Scuola di belle arti di Parigi. Al ritorno da un viaggio in Italia (1829) fu nominato professore di scultura ad Anversa. Dopo qualche anno si stabilì a Bruxelles. Il G. è un classico con qualche sfumatura naturalistica. Le sue statue e i suoi monumenti destinati nella maggior parte a piazze e giardini pubblici, hanno aspetto imponente; una maggiore verità e naturalezza, seppure ancora classicheggiante, si è sostituita al convenzionalismo dell'epoca precedente. Il G. è fra i migliori rappresentanti dell'arte belga di quell'epoca; molto fecondo, produsse centinaia d'opere, fra cui citiamo: statua del generale Belliard (Bruxelles), sepolcro del conte de Mérode (S. Gudula, Bruxelles), statua di Grétry (Liegi), qualche statua ben riuscita di re Leopoldo, altari, numerosi busti, ecc.
Il fratello Joseph, nato ad Anversa il 23 dicembre 1808, ivi morto il 9 ottobre 1885, fu anch'egli scultore. Allievo dell'Accademia di Anversa, poi della Scuola di belle arti di Parigi, viaggiò in Italia e in Germania. Le sue opere sono numerose: Adone parte per la caccia, Igea, la statua di Leopoldo I, considerata suo capolavoro, quella del Vesalio, a Bruxelles, monumenti sepolcrali e busti. Insieme col fratello, rappresentò nella scultura le tendenze nuove veristiche che si affermarono in tutte le arti dopo il 1830, ma meno originale di lui, rimase più strettamente attaccato al classicismo.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920 (con bibl.). Vedi inoltre per Willem G.: E. Marchal, Essai sur la vie et les œuvres de G. G., in Ann. de l'Acad. Royale d. sciences... belg, Bruxelles 1886; E. Bartholeyns, G. G., sa vie et ses œuvres, Schaerbeeck-Bruxelles 1900.