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AELST, Willem van

di G. I. Hoogewerff - Enciclopedia Italiana (1929)
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AELST, Willem van

G. I. Hoogewerff

Pittore olandese di nature morte, nato a Delft nel 1625-26. Figlio d'un notaio e scolaro di suo zio Evert van Aelst, fu nominato maestro nel 1643. Nello stesso anno intraprese un lungo viaggio, in Francia fino al 1649, e in Italia, specialmente a Firenze, fino al 1656. Tornato in patria, prese dimora ad Amsterdam, dove morì nel 1680 circa. Continuò a firmare all'italiana, Guglielmo van Aelst. I suoi quadri, composizioni di fiori, di cacciagione, ecc., sono di grande effetto e di fattura accuratissima. Parecchi furono acquistati dal granduca Ferdinando II e dal cardinale Giancarlo de' Medici durante la permanenza del van Aelst a Firenze. Cosimo III, quando nel 1667 e 1668, come principe ereditario, visitò due volte l'Olanda, prese ad Amsterdam contatto col maestro; e forse, tra i quadri ora conservati nella Galleria degli Uffizî, i due di piccolo formato furono da lui acquistati allora. Certamente Cosimo acquistò il quadretto con fiori di Maria van Oosterwijck, allieva di van Aelst. Un'altra scolara del van Aelst fu Rachel Ruysch.

Bibl.: E. W. Moes, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907, s. v.; Hofstede de Groot, in Anellenstudien, XLII, p. 152 segg.

Vedi anche
Rachel Ruysch Pittrice (Amsterdam 1664 - ivi 1750); figlia di Fredrik e nipote dell'architetto Peter Post. Allieva di W. van Aelst, dipinse con tecnica raffinata nature morte con fiori e frutta (Dresda, Gemäldegalerie; Firenze, Uffizi; Amsterdam, Rijksmuseum) molto apprezzate dai contemporanei. Fu pittrice di corte ... Lorènzo di Credi Pittore (Firenze fra il 1456 e il 1460 - ivi 1537), probabilmente anche orafo e scultore. Allievo e poi aiuto del Verrocchio, nella cui bottega appare presente ancora nel 1486, subì anche l'influenza di Leonardo e del Perugino. Divenuto seguace di G. Savonarola, nel 1497 bruciò le sue opere profane (ci ... natura morta Nell’arte figurativa, dipinti che hanno come soggetto fiori, frutta, pesci, cacciagione, o vari oggetti d’uso. La n. si configura nell’arte occidentale come genere pittorico autonomo dal 17° sec.; queste tematiche, però, ricorrono fin dai tempi più antichi nella pittura e nella scultura sia come figurazioni ... Ferdinando II de' Medici granduca di Toscana Figlio (Firenze 1610 - ivi 1670) di Cosimo II; successo al padre nel 1620 sotto la reggenza della nonna Maria Cristina e della madre M. Maddalena d'Austria, subì la loro influenza anche dopo la maggiore età, commettendo numerosi gravi errori, tra cui la rinuncia al ducato di Urbino (1634) e l'inutile ...
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    Enciclopedia on line
    Pittore (Delft 1625 o 1626 - Amsterdam dopo il 1683). Soggiornò in Francia dal 1643 al 1649, e poi, fino al 1656, in Italia, dove lavorò per il Granduca di Toscana. Lavorò poi ad Amsterdam. Le sue nature morte furono assai apprezzate per la bravura nel riprodurre la materia, specialmente i metalli. ...
Vocabolario
van¹
van1 van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
van²
van2 van2 〈vän〉 s. ingl. [accorciamento di caravan] (pl. vans 〈vän∫〉), usato in ital. al masch. (e pronunciato per lo più 〈van〉). – 1. Tipo di furgone rimorchiabile da autoveicoli, usato per il trasporto di merci e anche di animali. 2....
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