Sturge, William Allen
Medico inglese (Bristol 1850 - 1919). Esercitò presso il National hospital for paralysis and epilepsy di Londra, e dopo un periodo di studio a Parigi, divenne poi patologo al Royal free hospital e svolse attività privata con la prima moglie E. Bovell, una delle pochissime donne medico dell’epoca. Nel 1907 si ritirò dall’attività medica per dedicarsi all’archeologia. Nel 1879 S. descrisse in un bambino la sindrome che porta il suo nome, e della quale nel 1922 Parkes Weber identificò le calcificazioni cerebrali. Sindrome di S.- Weber (o angiomatosi encefalocutanea): condizione associata ad anomalie del circolo vascolare, caratterizzata da telangiectasie multiple sulla cute e le mucose (angioma piano) della faccia, con lesioni anche a carico degli occhi (glaucoma); talvolta l’angioma si estende anche al tronco e agli arti. Possono essere presenti lesioni vascolari anche a livello delle meningi, con macrocalcificazioni della corteccia cerebrale e, in minor misura, della sostanza bianca sottostante, che causano crisi epilettiche e deficit psicomotorio di vario grado. La diagnosi è fatta alla nascita, in presenza di angioma piano e sintomi neurologici; l’eziologia è ignota.