LEWIS, William Arthur
(App. III, II, p. 987)
Economista britannico, morto a Bridgetown (Barbados) il 15 giugno 1991. Dal 1963 al 1970 è stato professore di Economia nell'università di Princeton, dove ha ripreso l'insegnamento nel 1973. Dal 1970 al 1973 è stato presidente della Caribbean Development Bank. Ha ricevuto nel 1979, unitamente a Th. Schultz, il premio Nobel per l'economia per le sue indagini pioneristiche sui problemi dei paesi in via di sviluppo. Nel 1983 è stato presidente dell'American Economic Association.
Uno dei suoi contributi più noti di analisi economica è Economic development with unlimited supplies of labour (1954), in cui delinea un modello interpretativo dello sviluppo di un'economia, caratterizzata dalla presenza di un settore ''tradizionale'', con manodopera in parte disoccupata, e di un settore ''moderno'', verso il quale la forza lavoro eccedente tende a muoversi nel corso del processo di sviluppo economico. Caratteristica costante dell'analisi dei problemi dei paesi in via di sviluppo svolta da L. è il loro inserimento nel più vasto contesto dell'economia mondiale. Ciò vale in particolare per il suo studio sull'evoluzione dell'ordine economico internazionale (The evolution of the international economic order, 1978; trad. it., 1983) e per la stessa lezione tenuta in occasione del premio Nobel (The slowing down of the engine of growth, Nobel lecture, in American Economic Review, 1980, pp. 555-64), nella quale L. discute l'ipotesi del commercio come ''motore dello sviluppo'' e dove pone l'accento sui vantaggi che da esso i paesi in via di sviluppo possono trarre per la loro crescita. A questo proposito L. prospetta l'opportunità, nel caso di una flessione del tasso di crescita dei paesi industrializzati e quindi dei flussi commerciali Nord-Sud, di dare impulso al commercio intra-area tra gli stessi paesi in via di sviluppo.
Tra le altre opere si segnalano: Growth and fluctuations 1870-1913 (1978); Racial conflict and economic development (1985).