BARCLAY, William
Giurista scozzese nato ad Aberdeen nel 1546 e morto ad Angers, il 3 luglio 1608. Emigrò nel 1573 in Francia ove continuò i suoi studî sotto la guida di Cuiacio e di Donello. Fu professore di diritto civile nell'università di Pont-à-Mousson, quindi ad Angers, consigliere di stato e maestro delle suppliche.
L'opera sua più nota, De regno et regali potestate (Parigi 1600), ha carattere essenzialmente polemico in difesa della monarchia; scrisse pure sul titolo del Digesto De rebus ereditis et de iureiurando (in Otto, Thesaurus iur. civ., 1725-29), e contro il potere temporale dei papi il trattato De potestate papae.
Il figlio John, nato il 28 gennaio 1582 a Pont-à-Mousson (Francia), morto il 15 agosto 1621 a Roma dove dimorò dal 1616 in poi, scrisse in latino un Satyricon (parte I, Londra 1603, rist. Parigi 1605; parte II, 1607; a cui seguirono la Apologia, 1610 e la Icon animorum, 1614, il tutto riunito nella ristampa del 1616), ispirato a Petronio e diretto contro i gesuiti; e l'Argenis (1622), il primo dei romanzi a chiave, in cui sono satireggiati gl'intrighi e le congiure politiche. Nel 1609 aveva pubblicato il De Potestate Papae di suo padre; e all'attacco del cardinale Bellarmino nel celebre Tractatus de potestate Summi Pontificis, 1610, rispose con l'opera Johannis Barclaii Pietas, sive publica regum ac principum et privata G. Barclaii sui parentis defensio, 1612. Per più d'un'secolo i romanzi del Barclay furono assai letti come dimostrano le molte ristampe e traduzioni.
Bibl.: J. Dukas, Étude bibl. et litt. sur le Satyricon de J. B., Parigi 1880; A. Colignon, Notes sur l'euphormion de B., Nancy 1901; id., Notes sur l'Argenis de B., Nancy 1902; id., Le portrait des esprits (Icon animorum) de J. A., Nancy 1906; K. F. Schmid, J. B. Argenis, Berlino 1904.