Biologo inglese (Whytby 1861 - Merton, Surrey, 1926); prof. di biologia a Cambridge (1908) e direttore della John Innes horticultural institution (1910). Iniziò la sua carriera come studioso di morfologia comparata ed embriologia descrittiva. Le ricerche condotte da B. sul balanoglosso, le cui caratteristiche erano allora sconosciute, permisero la sua classificazione quale precursore dei Cordati; fu quello l'avvio di una serie di esperimenti sulla variabilità discontinua. Nel dibattito culturale svoltosi in Inghilterra agli inizî del secolo sulle leggi che regolano l'ereditarietà dei caratteri, B. fu il più strenuo difensore delle teorie mendeliane; con i suoi esperimenti, confermò la validità delle leggi di Mendel anche in alcune specie animali. Nel 1902 tradusse in inglese l'opera di Mendel e pubblicò il volume Mendel's principles of heredity: a defense, nel quale confutava le obiezioni sollevate contro Mendel dalla scuola biometrica. A B. si deve il termine genetica come scienza dell'ereditarietà (1904), definizione accettata nel 1906 durante il III Congresso internazionale di tale scienza. La bibliografia completa è stata raccolta da R. C. Punnett in: Scientific papers of William Bateson (1928).