BUTTERFIELD, William
Architetto inglese, nato il 7 settembre 1814, morto il 23 febbraio 1900. Compì la sua educazione a Worcester; all'età di 17 anni fu apprendista presso un costruttore e poi allievo della Società d'architettura di Londra. Costruì soprattutto chiese e collegi, ravvivandoli con un sistema di decorazione policroma nelle pareti a mattoni, così all'interno come all'esterno, nei tetti a tegole e nei pavimenti, mediante il libero impiego di materiali o di superfici non intonacate. Quest'idea, ispirata dall'uso che si fa in Italia di marmi colorati e dalla decorazione a colori che ornava le chiese inglesi medievali, diede origine a uno stile screziato, che, quando si alternano le file di mattoni e di pietra, si chiama familiarmente streaky bacon. Il B. adottò generalmente negl'interni uno stile gotico medio, inteso con una certa sua crudezza e angolosità. Le sue chiese di Londra più rinomate sono le due cattoliche di Tutti i Santi in Margaret Street (1859) e di S. Albano in Holborn (1858-63). Altre chiese furono da lui edificate a Stoke Newington (S. Mattia, 1851-53), a Kensington e a Hammersmith (S. Giovanni, poi modificata). Tra gli edifici per collegi, tutti del medesimo tipo, citiamo S. Agostino a Canterbury (1845), suo primo gran lavoro; la cappella del collegio Balliol (1856-57), le aggiunte ai collegi Keble (1867-76) e Merton (1864), tutti in Oxford, e la cappella della Rugby School (1875). Lavorò molto poco in costruzioni private. Un saggio degli studî storici del B. si ha nei suoi scritti: Church of St. John the Baptist, Shottesbroke, Berks., 1844, e Church Seats and Kneeling Boards, 1889.
Bibl.: V.R. Halsey, in Architectural Review, VII (1900), p. 259; VIII (1900), p. 15; J. Weale, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. precedente).