DRUMMOND, William
Poeta scozzese, nato a Hawthornden il 13 dicembre 1585, morto ivi il 4 dicembre 1649; dal maniero famigliare, che a lui passò dopo la morte del padre nel 1610, gli venne l'appellativo of Hawthornden. Studiò legge a Bourges e a Parigi, e presto s'interessò non solo alla letteratura inglese, ma anche alle letterature straniere, specialmente francese e italiana. L'elenco conservatoci della sua biblioteca testimonia della sua larga cultura; figurano tra gl'Italiani non solo i maggiori (Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Tasso, Marino), ma anche minori, soprattutto sonettisti, come Luigi Groto, Ludovico Paterno, Lelio Capilupi, Maurizio Moro, ecc. Divenuto signore di Hawthornden, sì dedicò completamente alla poesia; nel 1613 pubblicò un'elegia in morte del principe di Galles, Enrico (Teares on the Death of Meliades), nel 1616 una collezione di Poems: Amorous, Funerall, Divine, Pastoral: in Sonnets, Songs, Sextains, Madrigals. Si tratta in gran parte di traduzioni di poesie italiane e francesi. Nel 1623 appparve un altro volume, Flowers of Sion... to which is adjoyned his Cypresse Grove. Il Cypresse Grove è un trattato in prosa sull'insensatezza del timor della morte: deriva dal Montaigne, da Pierre Charron e da Innocenzio Ringhieri (Dialogo della Vita e della Morte). Ma più che per le poesie, che rivelano pregi di stile se non d'originalità d'invenzione (il D. è stato chiamato "il Petrarca scozzese"), il D. è ricordato per il diario da lui tenuto delle sue conversazioni con Ben Jonson, che lo visitò durante il Natale del 1618. Questo diario fu scoperto a Edimburgo nel 1842. Nel 1632 il D. si sposò con Elizabeth Logan, da cui ebbe parecchi figli. Zelante partigiano di Carlo I, scrisse copiosamente in difesa della causa monarchica.
Ediz.: The Poetical Works, a cura di L.E. Kastner, Manchester 1913, voll. 2. Delle Conversations ediz. in Ben Jonson's Works, a cura di E.H. Herford e P. Simpson, Oxford 1925, I, pp. 128-178.