EATON, William
Ufficiale americano, nato a Woodstock (Connecticut) il 23 febbraio 1764, morto a Brimfield (Massachusetts) il 1° giugno 1811, definito dal Channing una delle più straordinarie figure della storia degli Stati Uniti. Già da giovane ufficiale si distinse per indisciplinatezza; fu processato, ma assolto. Si laureò con fatica a Dartmouth, si provò ad insegnare, e poi tornò alla carriera militare. Nominato nel 1797 console a Tunisi, arrivò alla sua sede nel marzo del 1799. Le sue relazioni sono fonti di valore perché era colto e di mente originale. Nel 1803 tornò in patria. L'anno seguente fu nominato agente navale in Barberia: fu la grande avventura della sua vita. Tentò di rimettere sul trono di Tripoli il pascià Aḥmed Caramanli, scacciato dal fratello minore Yūsuf, credendo di poter regolare senza guerre le questioni pendenti tra gli Stati Uniti e questo paese, vertenti su navi e uomini catturati. Andò a prendere Aḥmed ad Alessandria, e nonostante l'opposizione di Turchi e Francesi (egli s'era già attirato l'ira di questi ultimi, malmenando il loro console a Tunisi) lo portò, accompagnato da un ibrido manipolo di 12 Americani, 30 Europei e 40 Greci, attraverso il deserto libico a Derna, dove l'insediò, conquistando la città il 27 aprile 1805. Un mese dopo gli Stati Uniti fecero la pace can Yūsuf. Egli ebbe dall'assemblea del Massachusetts una donazione di diecimila ettari.
Bibl.: [Ch. Prentiss], The life of the late Gen. William Eaton, Brookfield 1813; American State Papers, Foreign Relations, II (1832), pp. 281, 702-725; C. C. Felton, William Eaton, New York 1838; Hull-Eaton Correspondence during the expedition against Tripoli 1804-1805, in Proceedings of the American Antiquarian Society, n. s., XXI, Worcester 1911, pp. 103-129; Channing, Hist. of the United States, New York 1917, IV, pp. 268-269.