FAULKNER (Falkner), William (App. II, 1, p. 907)
Scrittore americano. Nel 1949 gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura.
L'opera del F., in un primo tempo largamente ignorata dai critici americani e stranieri e successivamente giunta, attraverso accoglienze contrastanti e contraddittorie, a un vasto ma non entusiastico successo, ha visto accrescersi enormemente, negli ultimi dieci anni, l'interesse e il plauso del pubblico e della critica. Ciò si deve in parte al conferimento del premio Nobel, e in parte all'intensificarsi di studî specializzati sulla moderna letteratura americana che hanno diradato le riserve sulla sconcertante tecnica narrativa del F. La produzione di questo non ha in questi ultimi anni subito arresti: da Night's gambit (New York 1949) al volume di Collected stories (ivi 1950) e alle due opere del 1951, Notes on a horsethief (Greenville, Miss.) e Requiem for a nun (New York). Con A fable (ivi 1954), opera assai discussa, il F., si aggiudicò il premio Pulitzer; ad essa fa seguito Big woods (ivi 1955); The town (ivi 1957) e The mansion (ivi 1959). Nel 1956 uscirono inoltre a Tokyo due raccolte di racconti (New Orleans sketches e Faulkner at Nagano).
Bibl.: M. Campbell, W. F., Norman, Okla, 1951; W. F., a decade of criticism, a cura di F. J. Hoffman, East Lansing, Mich., 1951; J. Hove, W. F., New York 1952; N. L. Miner, The world of W. F., Durham, N. C., 1952; I. Malin, W. F., Stanford 1957; W. V. O'Connor, W. F., Minneapolis 1959; H. H. Waggoner, W. F.: from Jefferson to the world, Lexington, Ky., 1959.