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HEBERDEN, William

di Arturo CASTIGLIONI - Cesare PATRIZI - - Enciclopedia Italiana (1933)
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HEBERDEN, William

Arturo CASTIGLIONI
Cesare PATRIZI

Medico, nato nell'agosto 1710 a Londra, ivi morto il 17 maggio 1801. Compì gli studî a Cambridge, ove cominciò a esercitare la professione e divenne insegnante di materia medica. Uomo di vastissima erudizione, fu uno dei medici più stimati del suo tempo ed eccellente scrittore. Nel 1748 prese dimora a Londra; appartenne al Royal College of Physicians, il quale cominciò per iniziativa del H. a pubblicare i proprî Atti sotto il titolo Medical Transactions nel 1768.

In questi Atti egli pubblicò alcuni fra i più pregevoli dei suoi scritti, nei quali trattò delle osservazioni di casi clinici. La sua opera principale sono i Commentarii de morborum historia et curatione (Londra 1802), raccolta interessantissima e molto accurata di casi osservati dal H. Sono celebri le descrizioni di angina pectoris, malattia che egli per primo giudicò indipendente dai fenomeni dispnoici, descrivendone perfettamente l'essenza e il carattere. Un'altra opera importante è l'Essay on Mithridatium and Theriaca (Londra 1745), nel quale combatté i due celebri medicamenti allora diffusi, dimostrandone lo scarso valore terapeutico.

Nodosità di Heberden. - Sono piccoli nodi duri che si formano comunemente fra la seconda e la terza falange delle dita della mano, ai lati dell'articolazione, e che producono deformazioni e disturbi di motilità nel dito colpito; si sviluppano molto lentamente, per lo più nei vecchi, e consistono in proliferazioni fibrose ossificatesi. Secondo alcuni autori rappresentano una classica manifestazione della gotta, mentre per altri non si può escludere una genesi reumatica.

Vedi anche
Harvey, William Medico (Folkestone 1578 - Londra 1657). Studiò medicina a Canterbury, Cambridge e Padova, dove ebbe maestro G. Fabrizi di Acquapendente e (1602) conseguì la laurea. Insegnò anatomia e fisiologia al Royal college of physicians (dal 1615); nel 1642 ebbe la direzione del Merton College di Oxford. I suoi ... malattia Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di malattia è la sua transitorietà, il suo andamento evolutivo verso un esito, che può essere la guarigione, la ... farmaco Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un farmaco è volto a ricondurre alla norma una funzione patologicamente alterata ...
Altri risultati per HEBERDEN, William
  • Heberden, William
    Dizionario di Medicina (2010)
    Medico inglese (Londra 1710 - Windsor 1801). Descrisse per primo (1772) l’angina pectoris e ne dimostrò l’indipendenza dalla dispnea. Noduli di H.: piccoli nodi duri fra la seconda e la terza falange delle dita della mano, per lo più di natura artrosica.
  • Heberden, William
    Enciclopedia on line
    Medico (Londra 1710 - ivi 1801). Studiò l'angina pectoris e per primo ne dimostrò l'indipendenza da fenomeni dispnoici.
Vocabolario
william
william 〈u̯ì-〉 s. f. [propr., forma appositiva di pera william (e del meno com. pero william), dal nome del vivaista ingl. R. William che nel 1816 la presentò alla Società Orticola di Londra]. – In frutticoltura, una delle cultivar di pero...
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