Scrittore di lingua danese (Torshavn, Faerøer, 1900 - ivi 1991). Esordì a Copenaghen con poesie di tono elegiaco, spesso di ispirazione cosmica (Artiske Elegier "Elegie artiche", 1921; Høbjergning ved Havet "Fienagione al mare", 1924; Sange mod Vaardybet "Canti a piena primavera", 1927; Stjernerne vaagner "Veglia di stelle", 1930). Dopo il ritorno in patria nel 1932 e la pubblicazione del romanzo Blaesende Gry ("Alba di vento", 1934), in cui si avvicina a tematiche politiche e sociali, passò ai modi più concreti della raccolta Den dunkle sol ("Il sole oscuro", 1936), alla quale molti anni dopo fece seguire Hymne og Harmasang ("Inni e canti di ira", 1961) e Panorama med Regnbue ("Panorama con arcobaleno", 1972). Come romanziere, dopo Noatum (1938; trad. it. 1943) e Den sorte Gryde ("Il pentolone nero", 1949), trovò nuovi impulsi nell'opera di M. A. Hansen, abbandonando il realismo critico e affidandosi alla fantasia, con un ritorno ai miti e alle leggende che avevano nutrito la sua infanzia: De fortabte spillemaend ("I suonatori dispersi", 1950); Moder Syvstjerne ("Madre stella polare", 1952); Det gode Haab ("La buona speranza", 1964); Don Juan fra Tranehuset ("Don Giovanni della fabbrica d'olio di balena", 1970); Har skall danses ("Qui si deve ballare", 1980). Ha pubblicato anche raccolte di novelle, notevoli per la qualità dello stile; tra le altre, Lanterna magica (1986).