PROUT, William
Chimico-fisico e medico, nato a Horton il 15 gennaio 1785, morto a Londra il 9 aprile 1850. S'occupò di chimica fisiologica e dimostrò la presenza di acido cloridrico nel succo gastrico. È noto specialmente per avere enunciato il principio che i pesi atomici degli elementi, riferiti all'idrogeno, sono interi, ciò che significava che la materia è costituita d'un componente unico (protilo), dalla condensazione del quale provenivano gli altri. L'opera del P. non fu considerata molto favorevolmente da varî storici: si disse che, avendo lanciato senza basi un'ipotesi seducente all'apparenza, aveva danneggiato lo sviluppo della chimica e fuorviato la sana ricerca scientifica cristallizzandola in una tesi pregiudiziale, che doveva involontariamente influire sui risultati. Però non tutti adottarono l'ipotesi del P. e tra i favorevoli e i contrarî si accesero polemiche, che in ultima analisi condussero a una diligente revisione dei pesi atomici e a metodi sempre più esatti per determinarli. D'altra parte l'ipotesi del P. corrispondeva a quel bisogno del semplice, lineare, armonico che è nello spirito umano; tant'è vero che il principio del P., più volte sepolto, rinasceva dalle ceneri appena qualche nuovo fatto pareva richiamarlo. Le prime ricerche sui pochi elementi conosciuti sembravano appoggiarlo; Berzelius lo demolì e Dumas, profittando di un errore di Berzelius lo richiamò in vita; le classiche ricerche di Marignac e di Stas parvero seppellirlo definitivamente. Infine il sistema periodico nella sua intima essenza parve appoggiare di nuovo il concetto di una materia unica. Le ricerche recenti sulla materia e la scoperta degl'isotopi hanno segnato il trionfo del principio divinato dal Prout.