SHENSTONE, William
Poeta inglese, nato il 13 novembre 1714 a Leasowes (Worcestershire), ivi morto l'11 febbraio 1763. Epigono del Collins e del Grey, fu forse, tra i poeti di second'ordine, quello che espresse in forma più diretta il sentimentalismo che dominò in una parte della letteratura inglese del sec. XVIII.
Le sue elegie, odi, canzoni e ballate, sebbene non prive di musicalità e di pensiero, sono scritte in un linguaggio artificioso, ingombro di tutto il ciarpame d'un classicismo stanco. Gli sopravvive un poemetto, The Schoolmistress (1742; 2ª ed., 1748), imitazione dallo Spenser, nella quale l'intento ironico iniziale è sopraffatto dal sentimentalismo, ma che non manca di pregi, nonostante qualche goffaggine. Con questo poemetto rimane la Pastoral Ballad, in quattro parti (1743; 2ª ed., 1755). La nota più sincera della poesia dello Sh. è l'amore per la natura, specie per la campagna, e fa talora presentire il Wordsworth. Le sue prose sono notevoli soprattutto per taluni giudizî critici curiosamente in anticipo sul suo tempo, per quanto commisti al solito sentimentalismo.
Ediz.: Works, 3ª ed., voll. 3; Londra 1773, Poetical Works, a cura di Gilfillan, Londra 1854.
Bibl.: E. M. Purkis, W. Sh., poet and landscape gardener, Wolverhampton 1931.