MOODY, William Vaughn
Poeta e drammaturgo americano, nato a Spencer (Indiana) l'8 luglio 1869, morto a Colorado Springs il 17 ottobre 1910. Rimasto orfano, riuscì con difficoltà a continuare gli studî; si laureò all'università Harvard, dove fu (1894-95) assistente d'inglese. Dal 1895 al 1903 istruttore all'università di Chicago, vi divenne, dopo il 1901, professore assistente. Curò edizioni di classici e compilò con R. M. Lovett A First View of English and American Literature (1902).
Intimamente imbevuto di spirito scientifico e discepolo di Darwin, ma formatosi sulla letteratura antica e bramoso di poesia, rifletté fin dall'inizio questa duplicità del suo temperamento nelle poesie minori (prima raccolta in volume: 1901), che ricordano Heine e sono tutte imperniate sulle antinomie di pensiero e azione, di scienza e fede. Non risentì l'influsso di E. A. Poe e W. Whitman: ricco di risorse ritmiche e con un vivo dono del canto, fu attratto piuttosto dallo Shelley che imitò abilmente, specie nei due drammi poetici The Masque of judgement (1900) e The Fire-Bringer (1904). Invece nei due successivi drammi in prosa: The Great Divide (1907), che fu considerato a lungo il miglior dramma americano ed è tuttora tenuto in molto pregio, e The Faith Healer (1909) forse anche migliore del precedente, ma di minore riuscita drammatica, il M. cercò di risolvere problemi di razza e problemi di coscienza particolarmente vivi in America. È anche da ricordare The Death of Eve, trilogia la cui terza parte è rimasta incompiuta. Verso il 1890, alla vigilia della rinascita poetica americana e tra il languire della poesia ufficiale, il M., dotato di grande finezza di senso lirico, è stato un artista veramente ispirato che fa presentire la nuova epoca.
Opere: Poems and Plays, a cura di J. M. Manly, Boston e New York 1912, voll. 3; Some Letters of W. V. M., a cura di D. G. Mason, Boston e New York 1913.
Bibl.: V. l'ottima introduz. del Manly alla cit. ed. delle opere.