Whewell, William
Filosofo e naturalista inglese (Lancaster 1794 - Cambridge 1866). Fu prof. dapprima di mineralogia a Cambridge (1828), poi di filosofia morale nella stessa università (1839). Scrisse molto, soprattutto in funzione didattica e divulgativa (Astronomy and general physics, considered with reference to natural theology, 1833; The mechanical Euclid, 1837; Of the plurality of worlds, 1853). Si occupò in partic. di filosofia morale (The elements of morality, including polity, 2 voll., 1845; Lectures on systematic morality, 1846; Lectures on the history of moral philosophy in England, 1852), ma è noto soprattutto per i suoi studi sulle scienze induttive (History of the inductive sciences, 3 voll., 1837, 3a ed. 1857; The philosophy of the inductive sciences, founded upon their history, 2 voll., 1840, 3a ed. 1858-60) e per una proposta di riforma degli studi universitari (On the principles of English university education, 1837; Of a liberal education, 3 voll., 1845-52). Di particolare interesse il suo tentativo di collegare strettamente la storia e la filosofia della scienza, sottolineando soprattutto il rapporto idee-fatti e accentuando l’importanza del controllo dei risultati scientifici, piuttosto che la preoccupazione per l’articolazione formale del processo inferenziale (induttivo) mediante il quale i risultati vengono conseguiti, posizione in netto contrasto con l’induttivismo di J.S. Mill.