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WREDE, William

Enciclopedia Italiana (1937)
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WREDE, William


Storico del cristianesimo primitivo, nato a Bücken (Hannover) il 5 maggio 1859, morto a Breslavia il 23 novembre 1906. Conseguì la libera docenza a Gottinga nel 1891 e passò quindi alla cattedra di Nuovo Testamento all'università di Breslavia prima come straordinario (1893) e quindi (1895) come ordinario.

Il W. è noto soprattutto per i due scritti Das Messiasgeheimnis in den Evangelien. Zugleich ein Beitrag zum Verständnis des Marcusevangeliums (Gottinga 1901; 2ª ed., 1913) e Paulus (nei Religionsgeschichtliche Volksbücher, Tubinga 1905; 2ª ed., 1907) che hanno una notevole importanza nella storia dell'indagine critica delle origini cristiane. Nel primo il W., ponendo a contrasto i passi del vangelo di Marco nei quali Gesù è rappresentato come Messia e i passi nei quali è cenno al segreto mantenuto da Gesù intorno al suo carattere messianico, concludeva che nel secondo vangelo con la primitiva, storica, rappresentazione di Gesù come semplice maestro si era combinata quella, dogmatico-soprannaturale, di un Gesù Messia, introdotta per effetto della fede dei discepoli. Il W. contribuiva così, attraverso la stessa concreta interpretazione storica dei testi evangelici, a minare definitivamente l'interpretazione di Gesù data dal protestantesimo liberale. Nel secondo scritto, ricollegando la teologia paolina con tutto un patrimonio di idee mistico-gnostiche penetrate nel giudaismo già prima del cristianesimo, e negando che la dogmatica del cristianesimo primitivo possa interpretarsi come puro e semplice svolgimento della fede in Gesù, apriva il passo, con gli scritti contemporanei di H. Gunkel e di M. Brückner, all'indagine storica delle esperienze e delle idee religiose che presiedono alla genesi della primitiva rielaborazione dogmatica del messaggio cristiano. Il W. ha pubblicato inoltre, fra l'altro: Untersuchungen zum I Clemensbriefe, Gottinga 1897; Charakter und Tendenz des Johannesevangeliums, Lipsia 1903; Die Echtheit des II Thessalonikerbriefs untersucht, ivi 1903; Das literarische Rätsel des Hebräerbriefs, Gottinga 1906; Die Entstehung der Schriften des N. Test., 1907; Vorträge und Reden, editi da A. Wrede con biografia, 1907.

Bibl.: A. Schweitzer, Geschichte der Leben-Jesu-Forschung, 2ª ed., 1913, p. 368 segg.; L. Salvatorelli, Da Locke a Reitzenstein, II, in Rivista storica italiana, 1929, pp. 25-32.

Vedi anche
Richard Reitzenstein Reitzenstein ‹ràizënštain›, Richard. - Filologo e storico delle religioni (Breslavia 1861 - Gottinga 1931), prof. nelle univ. di Rostock (1889-92), Giessen (1892-93), Strasburgo (1893-1911), Friburgo in Brisgovia (1911-14) e (dal 1914) Gottinga. Studiò soprattutto i testi religiosi dell'età ellenistica ... dogma Nella teologia cattolica, verità rivelata da Dio e, come tale, proposta dalla Chiesa, perché sia da tutti accettata: in quanto verità soprannaturale (credibile, ma non giustificabile per la mente umana), il dogma si trova in modo esplicito o implicito nella rivelazione e ha quindi valore oggettivo e ... vangelo Nome comune ai quattro primi libri del Nuovo Testamento (vangelo di Matteo, vangelo di Marco, vangelo di Luca, vangelo di Giovanni; ➔ Bibbia) e, secondariamente, ad altre composizioni antiche che hanno per contenuto qualche analogia con i quattro vangelo canonici, ma che non sono entrati nel canone del ... messia Nell’Antico Testamento, il personaggio oggetto dell’unzione divina, re o sommo sacerdote. Nell’uso posteriore il nome si specializza a indicare l’«unto» per eccellenza, inviato dal Signore come re e salvatore del popolo eletto; in tal senso, nella traduzione greca Χριστός (Cristo), viene applicato dai ...
Vocabolario
william
william 〈u̯ì-〉 s. f. [propr., forma appositiva di pera william (e del meno com. pero william), dal nome del vivaista ingl. R. William che nel 1816 la presentò alla Società Orticola di Londra]. – In frutticoltura, una delle cultivar di pero...
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