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WINDSOR

di Clarice EMILIANI - F. G. RENDALL - Florence M. G. HIGHAM - Enciclopedia Italiana (1937)
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WINDSOR (A. T., 47-48)

Clarice EMILIANI
F. G. RENDALL
Florence M. G. HIGHAM

Cittadina dell'Inghilterra, nel Berkshire, 36 km. a O. di Londra, 26 km. a NE. di Reading, il cui antico nome (Windlesore = fiume tortuoso) sembra essere in relazione al meandro che descrive il Tamigi in prossimità del centro. New Windsor, come propriamente viene chiamata la cittadina, sorge in pittoresca posizione sulla riva destra del Tamigi, sorpassato da un ponte che porta a Eton, sobborgo sviluppatosi sulla sinistra del fiume. Nel centro, in complesso di aspetto moderno, sono da ricordare la chiesa di S. Giovanni e il palazzo municipale, costruito da C. Wren. Tre km. a SE. è il sobborgo di Old Windsor, che sorge sulla riva sinistra.

La popolazione di Windsor ammontava a 20.284 abitanti nel 1931.

A tre km. da Windsor, su di un'alta terrazza dominante il Tamigi, s'innalza lo storico castello, residenza reale per quasi nove secoli. ll suo perimetro ha forma all'incirca di un parallelogramma di circa m. 575 per 165, che comprende due cortili principali, tra i quali, sopra un'elevazione, sorge un'imponente torre rotonda di massiccia struttura. La costruzione è legata principalmente a tre re: Enrico III (1216-72), Edoardo III (1327-77), il cui architetto fu Guglielmo di Wykeham, ed Edoardo IV (1461-83). Del tempo di Enrico rimangono solo alcune delle numerose torri e resti della cortina di mura, e poco rimane anche dell'epoca di Edoardo III, che fece costruire, tra l'altro, la torre centrale e la doppia serie di chiostri. Un rifacimento radicale dell'architetto J. Wyatville nel 1824 distrusse molti pittoreschi aspetti medievali, ma diede all'esterno un'uniformità imponente. Le sale di rappresentanza, la residenza reale e gli appartamenti degli ospiti formano tre lati del cortile superiore.

Gli appartamenti di rappresentanza, aperti al pubblico, comprendono una serie di magnifiche sale, in gran parte con soffitti dipinti da A. Verrio, con arazzi e mobili preziosi. Tra i quadri si trovano opere di Hans Holbein, del Van Dyck, del Gainsborough. Nella Sala di Waterloo è accolta la serie di grandi statisti europei dipinta da sir Th. Lawrence. Tra i quadri che non hanno speciale rapporto con l'Inghilterra, si ricordano opere di Quentin Matsys, del Rubens, del Canaletto, e un quadro della serie relativa a Federico da Montefeltro, attribuita a Giusto di Gand. La biblioteca reale contiene una preziosa collezione di disegni, in buona parte di artisti italiani dell'epoca barocca, ma anche l'impareggiabile serie di disegni di Leonardo da Vinci e del Holbein e importanti saggi di Michelangelo e di Raffaello.

Notevole soprattutto, nel cortile inferiore del castello, la cappella collegiata di S. Giorgio, esempio insuperato di stile gotico inglese del sec. XV inoltrato, nella quale le proporzioni e la levità dell'effetto non sono sacrificate all'esuberanza dei particolari.

Gli edifici medievali dell'Eton College (v. eton), comprendono due cortili, due chiostri costruiti in laterizî e pietra, un hall e un imponente ingresso; ma risalta su tutto la magnifica cappella (1440-1485), in tardo stile gotico. La cappella avrebbe dovuto avere pianta e dimensioni da cattedrale; ma la costruzione non fu condotta oltre il coro, più tardi ampliato con l'aggiunta di una cappella anteriore. All'interno si nota una serie di dipinti murali. Eseguiti tra il 1480 e il 1485, questi dipinti sono divisi in due parti: quella superiore è andata in massima parte distrutta; quella inferiore è ben conservata e ha recentemente subito un accurato restauro. Le pitture rappresentanti i miracoli della Vergine mostrano influssi fiamminghi, e furono eseguite in gran parte da William Baker o da artisti inglesi sotto la sua direzione. L'eccellente biblioteca è ricca specialmente di antiche edizioni italiane di classici.

Bibl.: J. E. Tighe, Annals of W., Londra 1858; Dean of Windsor (A. V. Baillie), W. Castle, ecc., ivi 1927; M. R. James, Eton Wall Painting, Oxford 1929.

Storia. - Old Windsor, probabilmente già abitata in epoca romana, fu una delle residenze reali di Edoardo il Confessore, da lui concessa all'abbazia di Westminster e riacquistata da Guglielmo I che, a circa due miglia di distanza, costruì il castello. Intorno a questo si sviluppò il nuovo abitato, a cui fu concesso diritto di città (in più antico privilegio esistente è quello di Enrico I, del 1277). Fino al 1867 New Windsor mandò in parlamento due rappresentanti, da allora ridotti a uno solo. Della vecchia città rimane soltanto una piccola parte tra il castello e il Tamigi.

Il castello, che venne ricostruito da Edoardo III nel 1344 come luogo di riunione del nuovo ordine dei cavalieri della Giarrettiera da lui istituito, ha avuto larga parte nella storia inglese come dimora di molti re d'Inghilterra. Nel 1263 il castello si arrese a Simone di Montfort. Windsor fu residenza favorita di Edoardo III e nel 1415 vi furono rinchiusi i Francesi fatti prigionieri ad Azincourt. La città di Windsor fu costantemente fedele ai Lancaster. Enrico VIII vi dimorò spesso e nel 1522 vi ospitò Carlo V. Giacomo I, appassionato per la caccia, vi risiedette costantemente. Durante la guerra civile, il castello fu occupato dal parlamento e l'esercito di nuovo modello fu allenato nel Great Park. Dei sovrani successivi, amarono molto il castello la regina Anna e Giorgio III; la regina Vittoria vi trascorse molto tempo nella prima parte del suo regno ed è sepolta nel mausoleo reale a Frogmore, nel parco.

Il 17 luglio 1917 il re d'Inghilterra stabilì di assumere per sé e per la sua Casa il nome di Windsor in sostituzione di quello di Sassonia-Coburgo-Gotha.

Vedi anche
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