SZYMBORSKA, Wisława
Poetessa polacca, nata a Kórnik (Poznań) il 2 luglio 1923; l'ottimismo e l'enfasi delle sue prime raccolte di versi, Dlatego żyjemy (1952, "Per questo viviamo") e Pytamia zadawane sobie (1954, "Domande rivolte a sé stessa"), rispecchiano il clima politico-sociale degli anni Cinquanta. Una decisa svolta nella sua opera poetica è segnata da Wolanie do Yeti (1957, "Richiamo allo Yeti"), a cui seguono Sól (1952, "Sale"), Sto pociech (1967, "Gran divertimento"), Wiszelki wypadek, 1972 ("Ogni evenienza"), Wielka liczba (1976, "Grande numero"). Muovendo dall'osservazione del quotidiano, S. costruisce una poesia intellettuale e riflessiva, che s'interroga sulla condizione esistenziale dell'uomo contemporaneo, contrapposto ed estraneo al mondo della natura. I suoi versi, colloquiali e discreti, privi dell'ambizione di proporre soluzioni formali innovatrici, sono caratterizzati da una sottile malinconia, che si difende dal pathos ricorrendo talvolta all'ironia e al grottesco.
Bibl.: A. Sandauer, Na przyklad Szymborska, in Lirika i logika, Varsavia 1971, pp. 405-35; U. Bielous, Szymborska, ivi 1974.