SIKORSKI, Władisław (XXXI, p. 764)
Tornato in Polonia nel 1938 mise in guardia il governo sulla gravità crescente del pericolo tedesco. Dopo l'invasione della Polonia riparò in Francia dove organizzò subito l'esercito polacco su suolo francese. Assunta la presidenza del governo in esilio, con sede ad Angers (30 settembre 1939), e, dal 7 novembre, anche la carica di comandante in capo di tutte le forze polacche, mirò ad inserire compiutamente la Polonia nella guerra degli Alleati, sia sul piano militare sia su quello diplomatico. Trasferitosi col governo in Gran Bretagna (21 giugno 1940), il S. vi organizzò un corpo d'armata polacco, mentre sin dall'autunno del 1939 erano stati presi speciali accordi per la cooperazione dell'aviazione e della marina polacca con le forze inglesi. Sul piano diplomatico, dopo l'aggressione tedesca all'URSS, ristabilì i rapporti diplomatici con quest'ultima (accordo Majskij-Sikorski 30 luglio 1941). Nel dicembre egli si incontrò a Mosca con Stalin e concluse un patto di mutua assistenza e di collaborazione (5 dicembre 1941) in seguito al quale con militari e civili polacchi internati nell'URSS fu costituita un'armata polacca che poi, agli ordini del gen. Anders, si trasferì nel Vicino Oriente. Anche dopo la rottura con l'URSS per la questione di Katyn (v. in questa App.), S. fu favorevole a un avvicinamento fra i due paesi sulla base dell'accordo del 1941.
La morte lo colse a Gibilterra il 14 luglio 1943, in conseguenza di un incidente aereo le cui cause non sono state ancora bene chiarite.