GRABSKI, Władysław (Ladislao)
Uomo politico polacco, nato a Borów il 7 luglio 1874. Nel 1905 fu eletto deputato alla Duma russa, di cui continuò a lar parte fino al 1912. Nel gennaio 1919 fu eletto deputato alla Dieta costituente polacca e nel dicembre dello stesso anno assunse il portafoglio delle Finanze nel gabinetto di Leopold Skulski. Il 24 giugno 1920, al momento dell'invasione bolscevica, fu nominato presidente del Consiglio, e come tale rappresentò la Polonia alla conferenza di Spa. Quando si costituì il gabinetto di concentrazione nazionale, presieduto da W. Witos (24 luglio 1920), egli rimase al Ministero delle finanze, ma lo lasciò prima della fine dell'anno. Lo riassunse nel gennaio 1923, entrando a far parte del gabinetto che il generale W. Sikorski aveva costituito al momento del crollo precipitoso del marco polacco, e G. ebbe il merito di concretare il piano per il risanamento finanziario ed economico del paese. Quando al gabinetto Sikorski succedette quello Witos, G. consentì a conservare il portafoglio delle Finanze, sperando di poter continuare la sua azione restauratrice: si dimise però dopo qualche settimana. Caduto il gabinetto Witos, G. fu incaricato di costituire il nuovo governo, in cui prese ancora una volta il Ministero delle finanze. Durante quel periodo attuò la riforma monetaria e creò la Banca di Polonia su basi autonome. Si dimise con l'intero gabinetto il 13 novembre 1925: poco dopo fu nominato rettore della Scuola superiore d'agricoltura. È autore di varie pubblicazioni, riferentisi per lo più a questioni agrarie.
Bibl.: C. Smogorzewski, La Polonie restaurée, Parigi 1927; F. Tommasini, La risurrezione della Polonia, Milano 1925.