Politologo (Wuppertal-Elberfeld 1906 - Marburgo 1985), studioso del movimento operaio. Comunista, all'indomani dell'avvento del nazismo dovette abbandonare la carriera giuridica e fu in carcere dal 1937 al 1941. Dedicatosi all'insegnamento, fu docente nelle univ. di Halle, Lipsia e Jena, ma nel 1949 abbandonò la Repubblica Democratica Tedesca e assunse un incarico alla Hochschule für Sozialwissenschaften di Wilhelmshaven. Dal 1951 al 1973 ha insegnato scienze politiche all'univ. di Marburgo. Nel dopoguerra (1946) si iscrisse al partito socialdemocratico (SPD) da cui fu espulso nel 1961 per contrasti politici. Oltre a studî di carattere prevalentemente teorico e politico sulle organizzazioni del movimento operaio, ha svolto ricerche storiche e sociologiche sui problemi della società tedesca nel periodo nazista e nel dopoguerra. Opere principali: Die deutschen Gewerkschaften (1955); Aufstieg und Krise der deutschen Sozialdemokratie (1964); Sozialgeschichte der europäischen Arbeiterbewegung (1965, trad. it. 1971); Antagonistische Gesellschaft und politische Demokratie (1967, raccolta di saggi in parte tradotti in it. in Socialismo e marxismo da Weimar alla Repubblica Federale, 1978), Ein Leben in der Arbeiterbewegung (1976; libro di memorie in forma di intervista).