FORTNER, Wolfgang (App. III, 1, p. 661)
Nel filone d'interessi linguistici aperti in F. dalla conversione alla tecnica dodecafonica, usata in un modo sempre più vigoroso e razionale, la sua figura di musicista ha acquistato un notevole rilievo nella vita culturale tedesca del dopoguerra, anche per il prestigio che gli è venuto da un'apprezzata attività d'insegnante, in patria e negli Stati Uniti. Fra i suoi allievi più noti figura infatti H. Werner Henze. Dal 1964, come successore di K. A. Hartmann, dirige i concerti di "Musica viva" a Monaco di Baviera.
Fra le sue opere più importanti dell'ultimo periodo vanno ricordate la cantata sacra The creation (J. W. Johnson, 1954), Triplum, per tre pianoforti obbligati (1965-66) e Immagini (su testo di M. Krleža, 1966-67).
Bibl.: Autori vari, W., Fortner. Eine Monographie (con scritti del musicista), Rodenkirch 1960; S. Günther, W. Fortner. The creation, in Melos, 1961; G. Schuhmacher, Fortner's instrumentales Werk, ibid., 1967.