Scrittore tedesco (Amburgo 1916 - Poschiavo 1991). Dopo aver studiato in patria e in Inghilterra, emigrò nel 1933 in Palestina ove rimase fino al 1936. Diplomatosi sceneggiatore a Salisburgo nel 1937, passò a Londra subito dopo, e qui si dedicò alla pittura (a cui tornò negli ultimi anni ottenendo larghi consensi) e alla sceneggiatura teatrale. Solo nel 1950 diede inizio alla sua attività di scrittore, e già i suoi primi racconti, Lieblose Legenden (1952), ne denunciano la tendenza verso la satira e il grottesco. Ha scritto, sulla stessa traccia, alcuni romanzi, Paradies der falschen Vögel (1953), e, più fortunati, Tynset (1965) e Masante (1973), nonché altri racconti (Ich trage eine Eule nach Athen, 1956; Vergebliche Aufzeichnungen, 1963). Con maggiore insistenza ha però lavorato per il teatro, dove la satira di costume si accoppia al grottesco surrealistico, sotto l'evidente influsso di Ionesco e anche di Pirandello, senza peraltro la stessa profondità. Da ricordare Das Ende einer Welt (opera radiofonica in collab. col musicista H. W. Henze, 1953), Der Drachenthron (1955), Begegnung im Balkanexpress (1956), Spiele, in denen es dunkel wird (1958), Das Opfer Helena (1960), Herrn Walsers Raben (1960), Die Eroberung der Prinzessin Turandot (1961), Rivalen (1961), Nachtstück (1963), Mary Stuart (1971), Hauskauf (1974). Tra i suoi saggi: Interpretationen (1969); Mozart (1977; trad. it. 1979); Marbot (1981).