Uomo politico tedesco (New York 1858 - Lipsia 1922); entrò (1886) nell'amministrazione statale prussiana, al ministero dell'Agricoltura. Nazionalista a oltranza, fondò, durante la prima guerra mondiale, con E. Ludendorff e A. von Tirpitz, il Partito della patria tedesca (Deutsche Vaterlandspartei) e avversò qualsiasi tentativo di pace negoziata. Nel marzo 1920 promosse un movimento insurrezionale militare (il cosiddetto Kapp-Putsch), che fallì a causa dello sciopero generale proclamato dai sindacati. K., che si era autonominato cancelliere del Reich e presidente del Consiglio dei ministri prussiano, dovette fuggire una settimana dopo in Svezia, ma ritornò (1922) in Germania e si costituì alla Corte Suprema di giustizia. Morì prima del processo.