KAPP, Wolfgang
Uomo politico tedesco. Nato il 24 luglio 1858 a New York dove suo padre, dopo la rivoluzione del 1848, si era rifugiato, si recò in Germania nel 1870 e, dopo avere compiuto gli studî di legge, cominciò la propria carriera nell'amministrazione prussiana. Fu eletto nel 1906 direttore generale del credito fondiario della Prussia orientale, e in tale posizione si schierò, durante il conflitto mondiale, tra gli avversarî del cancelliere Bethmann-Hollweg, propugnando, insieme col Ludendorff e col Tirpitz, la continuazione a oltranza della guerra. Deputato al Reichstag, fu uno dei fondatori del "partito della patria tedesca" (1917-18). S'unì con il generale von Lüttwitz per trasformare la Germania in uno stato ultraconservatore. L'11 marzo 1920 iniziò il movimento insurrezionale, da tempo preparato (il famoso Kapp-Putsch). Lo sciopero generale iniziato a Berlino rese impossibile al K. di reggersi, e il 17 egli e von Lüttwitz dovettero fuggire. Si costituì alla Corte suprema di giustizia nell'aprile 1922; prima però che la causa fosse discussa, il K. morì il 12 giugno 1922.
Tra i suoi scritti: Maidenkschrift aus d. Jahr. 1916, in Die nation. Kreise, 2a ed., Langenberg 1918; Friedenssehnsucht und Siegeswillen, Berlino 1918.
Bibl.: G. Noske, Von Kiel bis Kapp, Berlino 1920; C. Severing, Im Wetterund Wattenwinkel, Bielefeld 1927; G. Stresemann, Die Märzereignisse und die Deutsche Volkspartei, Berlino 1920; H. Rothfels, in Deutsches Biographisches Jahrbuch, IV, Berlino 1929, pp. 132-143 (con bibliografia).