womenomics
(Womenomics), s. f. inv. La presenza delle donne nell’economia.
• [tit.] Anche in Italia è «womenomics» [testo] [...] In giro per il mondo le imprese in cui le donne occupano posizioni di vertice fanno più profitti. Negli enti pubblici retti da donne c’è più lavoro di squadra, si raggiungono prima i risultati. Non si tratta di impressioni aneddotiche. Parliamo delle indicazioni di un nuovo filone di ricerche sul ruolo economico delle donne che l’«Economist», qualche mese fa, ha battezzato con il nome di womenomics. (Maurizio Ferrera, Corriere della sera, 15 gennaio 2007, Corriere Economia, p. 5) • dagli Stati Uniti sta partendo un nuovo fenomeno, che si chiama Womenomics, dove si nota che economia e donne vanno di pari passo. I Paesi più sviluppati e ricchi e dove si sta uscendo più velocemente dalla crisi sono quelli con il maggior numero di donne che lavorano. (Gino Dato, Gazzetta del Mezzogiorno, 10 maggio 2010, p. 16) • E pensare che il premier che si oppone alla femminilizzazione del trono è lo stesso che sta passando alla cronaca per la sua «womenomics». Possibile? La verità è che la politica di [Shinzo] Abe a sostegno alle donne sta facendo sì un gran bene nel Paese dove l’altra metà del cielo attualmente guadagna appena un terzo della controparte. Ma troppi critici ritengono che il destrosissimo Shinzo stia facendo tutto questo solo perché così le donne possano occupare quei posti di lavoro disperatamente lasciati liberi dagli uomini: (Angelo Aquaro, Repubblica, 31 gennaio 2017, p. 17, Mondo).
- Espressione inglese composta dai s. women ‘donne’ ed economics ‘economia’.