WROXETER (Viroconium Cornoviorum)
Insediamento romano fondato nel punto in cui la strada di Watling, da Dover e da Londra, piegando attraverso le English Midlands, superava il fiume Severa. Una serie di campi militari era stata impiantata sulla riva destra del fiume intorno alla metà del I sec. d.C., concludendosi con la costruzione di un castrum legionario nel punto più elevato, a c.a 400 m dal guado verso meridione. Il forte, che presenta tre fasi, era costruito in legno, e così pure il primo insediamento civile che a questo si sostituì quando le legioni furono trasferite a Chester (v.), verso l‘88 d.C. Le difese settentrionali di questa prima città sembrano essere indicate da un duplice solco lineare, che attraversa il sito a S di Bell Brook. La città fu subito drasticamente rimodellata con un ambizioso progetto che prevedeva stabili edifici pubblici in pietra (foro, terme) nell'area centrale: per ragioni che non sono chiare, questo primo progetto fu lasciato incompiuto, mentre si dette inizio a un nuovo piano di sviluppo, probabilmente su sollecitazione di Adriano che aveva visitato la Britannia nel 120 o nel 121 d.C. Nel 130 d.C. il complesso di edifici pubblici di W. fu completato e il foro fu dedicato all'imperatore stesso dalla tribù dei Cornovii. Forse proprio in questo periodo l'area della città fu raddoppiata, dal momento che una nuova linea difensiva venne tracciata a Ν di Bell Brook. All'interno delle difese una serie di ottime fotografie aeree rivela quello che sembra essere un reticolato di trincee e di cunette, assieme a una notevole quantità di pozzi di svariate dimensioni, molti dei quali di forme rettilinee e pertanto da non considerarsi, p.es., come cavità per impianti arborei. In questa zona sembra esservi stata un'occupazione intensiva, ma con costruzioni in legno piuttosto che in pietra. E ora chiaro, inoltre, che, a differenza di molte altre città della Britannia romana, le difese di W. furono sempre in legno e non in pietra.
Dalla metà del XIX sec. le terme e la basilica furono a più riprese oggetto di scavi, ma solo recentemente estese ricerche sul terreno sono state condotte nell'area delle terme (G. Webster) e della basilica (P. Barker). Questi scavi hanno dimostrato che le terme rimasero in piena attività fino a c.a il 300 d.C., quando caddero in disuso, sebbene alcune delle strutture venissero successivamente adattate ad altri usi. La basilica pare aver avuto un periodo di vita più lungo: intorno alla fine del V sec. d.C. sembra che il grande edificio, divenuto pericolante, fosse stato smantellato e che verso la metà del secolo successivo l'intero centro della città venisse riedificato. Benché realizzata completamente in legno, quest'ultima fase del centro della città ebbe un aspetto tipicamente tardo-romano. L'edificio che dominava il luogo un tempo occupato dalla basilica era una casa a portici, con varie ali, di pianta simile a quella di molte ville romano-britanniche. A Ν altri edifici con portici, sempre in legno, fiancheggiavano la strada E-O (che era stata scavata e sostituita da ghiaia setacciata) lungo la quale, più tardi, sembra essersi sviluppato un mercato. Gli scavi hanno dimostrato che questa grande ricostruzione si estendeva entro almeno tre delle insulae al centro della città, ed è possibile che la sua ampiezza fosse anche maggiore. Non sappiamo chi sia stato il promotore di quest'ultima rinascita della città, ma è possibile che si tratti di uno dei tyranni o signori locali, fioriti in Britannia dopo la ritirata del dominio romano, la cui condotta peccaminosa è condannata da San Gilda, cronista bretone degli inizî del VI sec. d.C. In questo periodo l'area difesa era forse ridotta in estensione, ma esiste l'eventualità che nei primi anni del VII sec. d.C. il sito possa essere stato abbandonato in maniera definitiva. Un insediamento si formò probabilmente più a S, presso il guado del fiume Severn, dove forse già nel VII sec. era stata costruita una chiesa attorno alla quale si sviluppò il villaggio medievale di Wroxeter.
Bibl.: G. Webster, P. Barker, Viroconium. Wroxeter Roman City, Shropshire, Londra 1978; P. Barker, Aspects of the Topography of Wroxeter (Viroconium Cornoviorum), in F. Grew, B. Hobley (ed.), Roman Urban Topography in Britain and the Western Empire. Proceedings of the Third Conference on Urban Archaeology (Council for British Archaeology. Research Report, 59), Londra 1985, pp. 109-117; P. Barker e altri, Excavations on the Site of the Baths Basilica at Wroxeter Roman City, in corso di stampa.
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