wusun
Popolazione inizialmente stanziata nella regione tra Barkol nor e Manas, definita nomade dalle fonti cinesi e descritta come di pelle chiara, occhi azzurri e barba rossa; annoverata tra le tribù centroasiatiche di appartenenza linguistica indoeuropea. Sono state proposte varie identificazioni con popolazioni note nelle fonti classiche, ma nessuna storicamente valida. Intorno al 176 a.C. vennero attaccati e sconfitti dagli xiongnu di Maodun che, ucciso il sovrano (gunmo), ne adottò il figlio, Liezhaon, scampato all’eccidio grazie a un miracoloso intervento dei corvi (wusun, «nipoti del corvo»). Poco prima del 130 a.C. gli xiongnu affidarono loro il compito di controllare la parte occidentale dell’impero: lasciate le loro sedi, si stanziarono nella valle dell’Ili, costringendo gli a migrare verso la Sogdiana. Nel periodo di decadenza gli xiongnu strinsero relazioni diplomatiche e matrimoniali con gli Han. Nel 4°-5° sec., per la pressione dei ruan-ruan, subirono un ulteriore spostamento che li portò a stanziarsi nel Pamir. Le ultime notizie su di loro risalgono all’inizio del 6° secolo.