XENOBIOSI
. Termine proposto da W. M. Wheeler per indicare i rapporti di coabitazione amichevole e di ospitalità intercorrenti tra Formiche di specie diverse.
Costituiscono tipico esempio di xenobiosi il Leptothorax emersoni e la Myrmica canadensis, nordamericani; il primo, più piccolo, scava i proprî nidi nello spessore delle pareti delle abitazioni del simbionte, e penetra attraverso esili gallerie in quelle altrui (più vaste) per leccare assiduamente e accuratamente dorso e faccia delle Myrmica, soprattutto alle operaie che tornano dal raccolto, e ne ottiene (oltre agli escreti) il rigurgito di cibo. Le operaie dei Leptothorax non escono quindi mai dai nidi e vivono, sempre bene accette e in perfetta armonia, accanto e grazie ai grandi ospiti, ma non tollerano però che questi avvicinino la loro propria covata e ne li allontanano senza lotte ma con tenacia, riparando poi in fretta i setti violati. Comportamenti simili hanno il nostrano Formicoxenus nitidulus nei grandi acervi di Formica rufa e F. pratensis, e diverse altre specie. La xenobiosi è una forma di parassitismo sociale che spiega la genesi dei nidi misti.