XENODOROS (Ξενόδωρος)
Architetto greco attivo verso la metà del IV sec. a. C.
È uno dei successori di Spintharos nella ricostruzione del tempio di Apollo nel santuario di Delfi, dopo la distruzione del 373 a. C. Secondo le testimonianze epigrafiche, X. avrebbe diretto i lavori in una fase piuttosto avanzata, dal 353 al 343-2 a. C. (Dittenberger, Sylloge3, n. 241 A, n. 36) ed ebbe alle sue dipendenze, come ὐπαρχιτέκτων, Kallinos (E. Borguet, in Bull. Gorr. Hell., xxvi, 1902, p. 33). Alla sua morte, avvenuta sotto l'arcontato delfico di Cleone (G. Daux, Chronologie delphique, Parigi 1943, p. 13), successe Agathon (v. agathon, 2°).
Bibl.: T. Homolle, in Bull. Corr. Hell., XX, 1896, p. 677 ss.; XXII, 1898, p. 304; H. Pomtow, in Arch. Anz., XII, 1897, p. 83 s.; id., in Pauly-Wissowa, IV, 1901, c. 2627, s. v. Delphoi, 37, con indicazione del decreto degli Hieromnemones sulla ricostruzione del tempio; Fabricius, ibid., Suppl., I, 1903, c. 24, s. v. Agathon, n. 16; F. Schober, ibid., Suppl., V, 1931, s. v. Delphoi, c. 127; W. B. Dinsmoor, The Architecture of Ancient Greece, Londra 1950, p. 217; E. Paribeni, in Enc. Univ. dell'Arte, VI, 1958, c. 878 s., s. v. Greco settentrionali e greco pontici-centri.