XEROSTOMIA (dal gr. ξηρός "secco" e στόμα "bocca"; ingl. dry mouth)
Rara condizione morbosa segnalata da J. Hultchinson (Clin. Soc. Trans., 1888, XXI, p. 180) caratterizzata dalla secchezza della mucosa boccale per soppressione della secrezione salivare, dolore alla lingua (glossodinia), difficoltà della masticazione. La patogenesi è oscura; è stata riscontrata più spesso nella donna. Ora insorge spontaneamente, ora in seguito ad affezione febbrile anche di lieve entità. In rapporto alla soppressione del flusso salivare, è stato riscontrato aumento della quantità giornaliera delle urine (due litri) con diminuzione del peso specifico; non si ha né albuminuria, né glicosuria. La malattia generalmente è localizzata alla bocca, ma può colpire anche il naso e la gola. Può accompagnarsi a riduzione della secrezione sudorale e lacrimale e alla caduta dei denti che può avvenire in precedenza o nel corso della xerostomia. La malattia è di prognosi sfavorevole poco giovando le cure finora tentate (massaggio, elettricità sulle ghiandole salivari); con la pilocarpina s'è ottenuto solo un beneficio transitorio.