XI'AN
(v. si-an, XXXI, p. 628)
Archeologia. - Città della Cina, nota anche con l'antico toponimo Chang'an (Lunga Pace). A circa 50 km a sud-est della città, a Lantian, si sono rinvenuti (1964) resti fossili di Homo erectus (o Sinanthropus lantianensis), che, datati dai paleontologi cinesi a circa 800.000 anni fa, testimoniano l'occupazione della regione da parte di gruppi di cacciatori-raccoglitori paleolitici. Nel primo Olocene la regione di X., e in genere l'intera valle del Weishui, fu densamente occupata da comunità di coltivatori, soprattutto di miglio e brassica, stanziati in villaggi formati da capanne a base ipogea (rettangolare o circolare) con copertura in ramaglie e terra.
Dal 6°-5° millennio a.C. la cultura Yangshao rappresentata in tali insediamenti − tra cui particolarmente noto è il villaggio neolitico di Banpo a circa 6 km a ovest di X. − è presente in tutta la valle del Wei fino alla media valle del Huanghe. In tarda età neolitica (4°-3° millennio a.C.) la regione di X. vide il diffondersi di una cultura, caratterizzata da ceramica grigia non decorata, detta di Keshengzhuang dal sito sulla riva sinistra del fiume Feng a circa 15 km a sud-ovest di Xi'an. Verosimilmente tale cultura, interagendo con la cultura Shang della media valle del Huanghe, diede vita alla cultura Zhou, il cui principale clan, Ji, sconfiggendo gli Shang nel secolo 11°, fondava la dinastia Zhou. A ovest di X. erano due capitali Zhou, Feng sulla riva sinistra del fiume Feng, fondata dal re Wen, e Hao sulla riva destra, fondata dal re Wu conquistatore degli Shang. Le indagini dei siti di Feng/Hao, dagli anni Trenta a oggi, hanno portato alla luce numerosi resti abitativi, artigianali e necropolari, che hanno permesso di ricostruire un'importantissima sequenza della tipologia ceramica in cinque fasi rappresentanti l'intero sviluppo della cultura Zhou nell'epoca della dinastia Zhou occidentale (secolo 11°-771 a.C.).
A circa 14 km a nord-ovest di X. sono stati recentemente individuati i resti di Xianyang, capitale prima del regno e poi dell'impero Qin (221-206 a.C.); tra i maggiori rinvenimenti, quello del Palazzo Afang, i cui ''padiglioni'' si ergevano su tre piattaforme in terra battuta, la maggiore delle quali di 520.000 m2. A 40 km a est di X., presso il villaggio di Lintong, è localizzato il mausoleo del primo imperatore di Qin di cui sono stati messi in luce, a est del tumulo sepolcrale, tre grandi ambienti ipogei contenenti il ben noto ''Esercito di Terracotta'' e, a ovest del tumulo, una grande fossa contenente due carri da parata con tiro a quattro, in bronzo dorato, fusi in scala 1:2 rispetto al naturale. Caduta la dinastia Qin nel 206 a.C., il fondatore della dinastia Han, Liu Bang, iniziò la costruzione della capitale Chang'an nella piana compresa tra l'odierna X. e la riva destra del fiume Wei. Di Chang'an, cresciuta nel corso della dinastia Han occidentale (206 a.C.-23 d.C.) in tre principali fasi costruttive, sono stati messi in luce diversi complessi palaziali puntualmente riconosciuti con i nomi dei palazzi imperiali tramandati dalle fonti.
Nel momento di massima espansione la città (circa 36 km2), a pianta poligonale con una muraglia in terra battuta (altezza 12 m, larghezza base 12÷16 m) circondata da un fossato e provvista di 12 porte da cui partivano le principali vie cittadine con incroci ortogonali o a ''T'', aveva nove mercati serviti dalla porta Heng Men e dal ponte Heng Qiao per l'attraversamento del Wei. Accanto ai mercati erano i quartieri artigianali e, forse, la zecca. All'esterno delle mura, in un'area pianeggiante a sud-est della città, sono stati recentemente messi in luce i resti di diverse strutture rituali riferibili alla fine degli Han occidentali o all'effimera dinastia Xin (9-23 d.C.); a est dei templi era la zona della Tai Xue (Accademia o Università). Con l'eccezione degli imperatori Wen Di (179-157 a.C.) e Xuan Di (73-49 a.C.) sepolti a sud-est di X., i mausolei degli imperatori Han occidentali sono tutti a nord-ovest di X., oltre il fiume Wei e le macerie della capitale Qin.
Dopo la caduta della dinastia degli Han (Han orientali 23-220 d.C., con capitale a Luoyang), X. tornò a essere sede imperiale solo all'epoca della dinastia Sui (581-618), che sul sito dell'odierna città iniziò la costruzione di uno dei più estesi impianti urbani dell'Asia con il nome di Daxing; tale città, comunque, non poté vedere la luce per la caduta dei Sui. La nuova dinastia Tang (618-907) riprese e portò a termine il piano di ricostruzione della città, nuovamente chiamata Chang'an, su una superficie complessiva di circa 80 km2 completamente circondata da mura in terra battuta con 21 porte, di cui la Ming De Men, al centro del lato sud, era la principale. La città al suo interno era divisa in due comparti: la ''Città Interna'', comprendente i palazzi imperiali e i quartieri amministrativi, e la ''Città Esterna'' suddivisa in 109 blocchi residenziali con sistema viario a scacchiera e due grandi mercati (mercato dell'Est e mercato dell'Ovest) che potevano usufruire per il trasporto merci di una fitta rete di canali collegati al fiume Wei. Al centro della ''Città Esterna'' era il maggiore dei complessi buddhistici di Chang'an, il tempio Qian Fo fondato nel 684 e di cui fa parte la pagoda a pianta quadrata (alta 38 m), con struttura in mattoni e legno, nota come Xiao Yan Ta (Pagoda della Piccola Anatra); nella zona sudorientale sorge il tempio di cui fu abate il monaco-pellegrino Xuan Zang, il quale patrocinò la costruzione, nel 651-652 al suo ritorno dall'India, della Da Yan Ta (Pagoda della Grande Anatra), interamente edificata in mattoni a incastro su cinque piani che, nel 701-705, furono portati a sette per un'altezza di 64 m. Dopo la caduta della dinastia Tang, X., pur restando il principale centro della Cina nordoccidentale, perse il ruolo di capitale imperiale. L'insediamento si restrinse sempre di più fino a occupare la sola ''Città Interna'' di epoca Tang, che all'epoca della dinastia Ming (1368-1644), tra il 1370 e il 1378, fu fortificata con una poderosa muraglia (alta 12 m) in terra pressata con fodera in mattoni. Vedi tav. f.t.
Bibl.: Zhongguo Kexueyuan Kaogu yanjiusuo, Xi'an Tangcheng fajue dui, Tang dai Chang'an cheng Kaogu jilue ("Note archeologiche sulla città di Chang'an in epoca Tang"), in Kaogu, 5 (1961); Z.S. Wang, Han Civilization, trad. di K.C. Chang e coll., New Haven-Londra 1982, pp. 1-28; Xi'an shi Wenwu guanli weiyuanhui. Xi'an Wenwu yu Guji ("Antichi monumenti e ritrovamenti archeologici a Xi'an"), Pechino 1983; C.Y. Hsu, K.M. Linduff, Western Chou civilization, New Haven-Londra 1988.