xiongnu
Primi nomadi delle steppe che entrarono in contatto con la Cina nella seconda metà del 4° sec. a.C., iniziando un duello che si protrasse per alcuni secoli. Proprio il contrasto con gli x. costrinse i cinesi a quella politica di frontiera specifica della loro storia. Si trattava di una popolazione proveniente dalla Mongolia, regione del Bajkal, sulla cui appartenenza linguistica ancora oggi ci sono ipotesi diverse (paleo-siberiano; altaico). Dal 214 alla metà del 2° sec. a.C., sotto la guida dei primi tre sovrani, Touman, Maodun e Lao-shang, riuscirono a sottomettere tutte le tribù centroasiatiche e a dominare i regni oasi del Xinjiang costituendo il primo impero delle steppe; la loro azione provocò spostamenti a catena e migrazioni (yuezhi e wusun). L’impero cinese non fu in grado di fronteggiarli militarmente e fu costretto a versare loro tributi per un lungo periodo; soltanto nell’ultimo quarto del 2° sec. a.C. gli Han riuscirono a realizzare una controffensiva che, combinata a rivolte interne, portò intorno alla metà del 1° sec. a.C. alla dissoluzione dell’impero nomade. Gli x. si divisero in settentrionali, sconfitti e assorbiti dai xianbei nel 155, e meridionali, che rimasero attivi ai confini cinesi fino alla metà del 2° sec., poi penetrarono e si stanziarono nella Cina settentrionale fondando nel 4°-5° sec. dinastie locali.