• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Xunzi (noto anche come Xun Kuang e Xun Qing)

Dizionario di filosofia (2009)
  • Condividi

Xunzi (noto anche come Xun Kuang e Xun Qing)


Xunzi

(noto anche come Xun Kuang e Xun Qing) Filosofo cinese (n. forse 310 - m. forse 215 a.C.). Fu originario dello Stato di Zhao, situato nel Nord della Cina, e visse durante gli anni di belligeranza che precedettero la definitiva unificazione della Cina, dovuta alle gesta del sovrano Zheng dello Stato di Qin, poi divenuto il primo imperatore (221-210 a.C.) della dinastia Qin. Della sua vita si conoscono svariati particolari, molti se raffrontati alla generale scarsità di notizie biografiche su pensatori della stessa epoca o più antichi. Brevi cenni biografici si conservano nello Shiji («Memorie di uno storico») di Sima Qian (n. forse 145 - m. forse 86 a.C.), come pure nella lunga biografia composta da Liu Xiang (79-78 a.C.), l’erudito che avrebbe poi raccolto molti dei suoi scritti. Fece parte dell’Accademia Jixia dello Stato di Qi, frequentando così non pochi eruditi e discutendo le più affermate e diffuse dottrine filosofiche dell’epoca. Come molti suoi contemporanei, X. girovagò da Stato a Stato e non di rado assunse anche importanti incarichi. È sicuramente uno dei più brillanti pensatori della tradizione confuciana, tanto da poter vantare in quel tempo un gran numero di discepoli, tra i quali celebri personalità come Li Si (n. forse 280 - m. 208 a.C.) e Han Feizi (➔). Contrariamente a Mencio (➔), X. sostenne la dottrina dell’originaria malvagità della natura umana (xing e): l’uomo nasce infatti con la brama dominante del guadagno (haoli); non si tratta di un desiderio particolare, ma di una disposizione naturale che mira esclusivamente all’ottenimento, in ogni occasione, del proprio personale beneficio. Questa è in verità la causa prevalente di ogni violenza e disordine. Ciò nonostante, l’uomo può con fatica estrema convertire tale originario stato in una benevola disposizione o addirittura in una condizione duratura di bontà (shan), soprattutto se recepisce l’influenza dei maestri e delle leggi, e si lascia guidare dai riti (li) e dalla rettitudine (yi). Più di tutto X. rimarcò la necessità dei primi per stabilire fra gli uomini l’ordine sociale e politico, riflesso diretto dell’ordine e dell’armonia celeste. Agire secondo il dettato dei riti è una modalità esclusiva dell’uomo (che in tal modo si afferma come il più nobile degli esseri sulla terra); così l’uomo porta a compimento l’opera creatrice e vivificatrice del Cielo (tian), fonte suprema di ogni regolarità dell’ordine naturale. Pertanto il saggio non deve applicarsi alla investigazione o conoscenza del Cielo, ma soltanto rivelarne la regolarità e i principi più profondi, per sostenere e preservare in partic. l’attività della vita sociale. L’uomo che conosce e che è capace di osservare e di fare esperienza delle cose del mondo può utilizzare le loro peculiarità per fissare e ordinare, per es., le regole di una lingua, con grande vantaggio della vita politico-sociale. Questo è evidente nella dottrina di X. della «rettificazione dei nomi» (zhengming) e della «rimozione dell’obnubilamento» (jie bi). La mente umana conosce le cose, fissando concetti e idee per descriverle e per identificarle. Questo non è un processo del tutto arbitrario, giacché discende dalla stessa esperienza umana delle cose nel mondo e dall’abilità, sempre umana, di organizzare, classificare e ordinare le sue esperienze. La scelta dei nomi è sì un atto convenzionale, ma necessario per identificare, significare e indicare le cose del mondo. Inoltre, l’esortazione di X. alla rimozione di ogni offuscamento dalla mente rivela quanto l’uomo sia dominato dalla parzialità di punti di vista, di dottrine e idee, smarrendo così la totalità della verità.

Vedi anche
Cina Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia cinese Qin (221-206 a.Cina) sotto il cui dominio la Cina venne unificata. I Cinesi chiamano il loro ... Mèncio Mèncio (cinese Meng Zi "il filosofo Meng", latinizz. Mencius). - Pensatore cinese (Zou, Shandong, 372 - ivi 289 a. C.). Il suo vero nome era K'o. Vissuto durante l'epoca di decadenza del regime feudale cinese, e perciò sensibile al problema dell'unità della Cina e della sua civiltà, nel Libro di Mencio ... Confùcio Confùcio. - Pensatore cinese (Zou, Shandong, 551 a. Confucio circa - Qufu 479 a. Confucio). Il suo cognome era Kong: per nomi ebbe Qiu e Zhong Ui, ma è passato alla storia col nome di Kong Fuzi ("Maestro Kong"), donde i gesuiti del sec. 16º crearono la forma latina Confutius (it. Confucio). Apparteneva ... confucianésimo confucianésimo Complesso delle dottrine di Confucio e dei suoi successori, che costituiscono il fondamento del pensiero cinese classico. Il confucianesimo consiste in una riflessione morale, sociale e politica; è assente l'interesse per la metafisica, che compare più tardi, probabilmente sotto l'influenza ...
Tag
  • STATO DI ZHAO
  • CONFUCIANA
  • SIMA QIAN
  • LIU XIANG
  • MENCIO
Vocabolario
nòto¹
noto1 nòto1 agg. [dal lat. notus, part. pass. di noscĕre «conoscere»]. – Conosciuto: mi è n. la sua tenacia; non è ancora n. la data degli esami; s’incamminò per un sentiero che solo a lui era n., o, al contr., per un sentiero poco n.,...
nòto-¹
noto-1 nòto-1 [dal gr. νῶτον «dorso»]. – Primo elemento di parole composte, formate modernamente nella terminologia scientifica ital. e lat., nelle quali ha il sign. di «dorso» (per es., notalgia, dolore al dorso) o indica posizione nella...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali