Scrittore israeliano (Tel Aviv 1934 - ivi 1981). La sua produzione artistica (i racconti Hadōd Pereṣ mamrī' "Lo zio Perez spicca il volo", 1972, trad. it. 1993; i romanzi Zikhrōn devarīm "Inventario", 1977, trad. it. 1994, e Sōf dāvār "La fine", 1984) ha segnato una svolta decisiva nella narrativa israeliana per l'uso di una lingua innovativa: una sintesi tra l'ebraico colloquiale e quello dotto, attinto dalla letteratura d'inizio secolo. Ugualmente le strutture narrative non rientrano negli schemi classici (per es., quella di Zïkhrōn devarīm, si articola in un lungo paragrafo, senza interruzione né capitoli). Ha scritto anche opere drammatiche: Nāmēr ḥăbarbūrōt we-ăḥērīm ("Un leopardo dalla pelle maculata, e altri", post., 1995) e Keter ba-rosh we-ăḥērīm ("Una corona sul capo, e altri", post., 1995).