YANKEE
. Nome con cui sono noti all'estero i cittadini degli Stati Uniti, ma che designa veramente soltanto quelli della Nuova Inghilterra, cioè degli stati tra il Maine e il Connecticut. Durante la guerra rivoluzionaria i soldati britannici diedero questo nome a tutti i loro avversarî, e dalla guerra civile in poi nel Sud lo si usava in genere per gli abitanti del Nord. Così la parola ha tre significati diversi, ma si può dire che genericamente essa denoti il tipico americano di sangue anglosassone.
L'origine è anche incerta. C'è chi la deriva dalla parola scozzese yankee "furbo", o dall'irlandese Jankin (piccolo Jan o Giannetto), o dalla pronuncia indiana di anglais; e vi sono altre etimologie più fantastiche (v. Notes and Queries, serie 10, IV, 509 v. 15).
La canzone derisoria Yankee Doodle che i soldati inglesi cantavano verso il 1775 e che oggi è quasi un inno nazionale, fu scritta, per quel che riguarda le parole, da un certo Edward Bangs verso quel tempo. L'aria, che è un falsetto acuto e monotono, era conosciuta prima del 1767 perché in quell'anno nell'opera The Disappointment del Barton una delle canzoni è da cantarsi sull'aria di Yankee Doodle. Le parole sono: "Yankee Doodle came to town ∣ a-riding on a pony; ∣ he stuck a feather in his hat ∣ and called it macaroni". È molto più popolare negli Stati Uniti degli altri due inni.
Secondo alcuni nel 1755 un certo Dr. Richard Schuckburgh avrebbe mistificato le truppe provinciali con una canzone "Nankee (sic) Doodle" del periodo cromwelliano, facendo credere loro che era un canto guerresco; secondo altri sarebbe derivato da una vecchia canzone che i contadini olandesi cantano ancora durante il raccolto: "Yanker didel doodel doon".
Bibl.: O. G. Sonneck, Report on the Star-Spangled Banner, Hail Columbia, Yankee Doodle, Washington 1909; C. A. Browne, Story of our national ballads, New York 1919.